Emergenza obesità, nasce in Toscana un protocollo innovativo per una cura integrata e più accessibile

D’Imporzano, Mancini, Bellini, Porticati, Moretto

Pisa, 26 novembre 2024 – L’obesità in Italia è una problematica dilagante, ormai riconosciuta dal mondo scientifico come una vera e propria malattia cronica recidivante. Dati recenti rilevano il 46,3% della popolazione italiana affetto da sovrappeso e l’11,4% da obesità grave con associate patologie come diabete, ipertensione e dislipidemia, che riducono molto l’aspettativa di vita media. Questa vera e propria epidemia non risparmia adolescenti e bambini anche in Toscana, dove il 27,2% presenta vari gradi di obesità nella fascia di età 3-17 anni (dati Istat 2023).

È quanto emerso al recente congresso organizzato dall’Unità operativa di Chirurgia bariatrica dell’Aou pisana (Rosario Bellini direttore facente funzione) sul tema “Centri di eccellenza e medicina territoriale: integrazione e sinergia” patrocinato dalla Sicob-Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche.

A Pisa la Chirurgia bariatrica dell’Aou pisana, riconosciuta centro di eccellenza per il trattamento chirurgico dell’obesità, ha avviato un protocollo di collaborazione con gli ospedali dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest (Livorno, Versilia, Lucca, Apuane) per facilitare i percorsi di cura dei cittadini toscani nel loro ambito territoriale, ottimizzando le risorse territoriali già presenti con lo scopo sia di ridurre i tempi di attesa sia di evitare il ricorso a cure extraregionali.

Si parte subito con l’Ospedale di Livorno con Graziano Di Cianni, direttore della Diabetologia aziendale nonché dell’area della cronicità, che è stato parte attiva nella stesura del protocollo interaziendale; poi con l’Ospedale Versilia e a seguire negli altri presidi, con valutazioni multidisciplinari di persone con obesità che possano beneficiare di trattamenti integrati sia farmacologici sia chirurgici.

Il protocollo prevede che i pazienti, anche dopo aver effettuato un eventuale intervento chirurgico, possano fare i successivi controlli specialistici in queste strutture che però manterranno sempre uno stretto coordinamento con l’equipe chirurgica, come hanno sottolineato al congresso i chirurghi bariatrici dell’Aoup Rudy Mancini, Carlo Moretto, Simone D’Imporzano insieme alla case manager Cristina Porticati.

A testimoniare l’impegno in questo nuovo protocollo sono intervenuti anche Renato Galli (vice direttore del dipartimento Specialità mediche dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest e direttore della Neurologia degli ospedali di Pontedera e Volterra), Luca Puccetti (segretario della Fimmg-Federazione italiana medici di medicina generale) e Paolo Monicelli in rappresentanza dell’Ordine dei Medici della Provincia di Pisa.

È emerso ad esempio il ruolo fondamentale del medico di famiglia nel processo di integrazione tra la sanità territoriale e i centri ad alta specializzazione in quanto accompagna e guida il paziente in tutto il percorso di cura.

Una particolare attenzione alla collaborazione con la sanità territoriale – in caso di terapie con i nuovi farmaci per la cura dell’obesità e alla gestione multidisciplinare di situazioni come le carenze multivitaminiche, in caso di gravidanza dopo chirurgia bariatrica – è stata dedicata dagli specialisti Aou pisana del Centro obesità e lipodistrofie (diretto da Ferruccio Santini) e dell’Unità operativa di Medicina dello sport (diretto da Monica Nannipieri).

Il protocollo interaziendale di collaborazione renderà realtà percorsi di cura più facili e con un uso ottimale delle risorse sempre più necessario in un’epoca di costante riduzione del Fondo Sanitario Nazionale.

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