Origini e sviluppo dei terremoti: ecco le nuove frontiere della ricerca

Roma, 17 settembre 2024 – Il Laboratorio Alte Pressioni – Alte Temperature (INGV-HPHT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma parteciperà a due prestigiosi progetti Starting Grant finanziati dall’European Research Council (ERC). Le ricerche verranno condotte in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Padova, confermando l’eccellenza del Laboratorio dell’INGV in ambito internazionale.

Il primo progetto, FORESEEING (FrOm RupturE to Earthquake Early warING), proposto da Simona Colombelli, ricercatrice del Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli Federico II, ha come obiettivo lo sviluppo di ricerche sui segnali che accompagnano la fase di inizio, di propagazione e di arresto di un terremoto, investigando le cause che determinano la dimensione finale dell’evento, contribuendo al miglioramento dei sistemi di allerta precoce (Early Warning) sismici.

Un nuovo apparato sperimentale sarà dedicato a simulare e studiare in laboratorio i processi di genesi di un terremoto.

Il secondo progetto, OMEN (Observing the Mechanisms of Earthquake Nucleation), ideato da Giacomo Pozzi, ricercatore della Sezione Roma1 dell’INGV e presentato dal il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Padova, si propone di esplorare i meccanismi che causano il rilascio di energia durante i terremoti.

Attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, gli scienziati potranno osservare le fasi preliminari del processo sismico, permettendo di analizzare i fenomeni di deformazione e di rilascio di energia su faglie geologiche, dai movimenti lenti a quelli più veloci associati ai terremoti.

“OMEN – spiega Giacomo Pozzi – rappresenta un’opportunità unica per aprire una finestra sulla dinamica dei terremoti, creando le condizioni per un’osservazione diretta e realmente quantitativa dei processi sismogenetici”.

Il Laboratorio HPHT dell’INGV è noto per il suo ruolo pionieristico nella ricerca nelle Scienze della Terra, e il suo settore della meccanica delle rocce e del terremoto ha già ottenuto in passato quattro progetti ERC. Questi nuovi riconoscimenti dimostrano la qualità delle ricerche condotte e la capacità del laboratorio di sviluppare tecnologie all’avanguardia, che accrescono la sua visibilità a livello internazionale.

I risultati attesi da questi progetti forniranno informazioni cruciali per lo studio dei processi sismogenetici, con un impatto significativo sia nella ricerca scientifica sia nella gestione del rischio sismico a livello globale.

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