ESC 2024, studio rivela l’importanza della comunicazione orientata al paziente nella gestione del colesterolo alto

La ricerca condotta nella comunità da Global Heart Hub sottolinea che il processo decisionale condiviso è fondamentale quando i pazienti affrontano la diagnosi di ipercolesterolemia. La comunità dei pazienti sostiene che concentrarsi maggiormente su questa prima discussione potrebbe cambiare il corso della malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD), la principale causa di mortalità in tutto il mondo. Durante l’ESC 2024 vengono presentati i nuovi risultati della ricerca multinazionale sui pazienti riguardo alla gestione del colesterolo cattivo GALWAY

Irlanda, 5 settembre 2024 – La comunità europea delle malattie cardiovascolari sta promuovendo un passaggio verso un’assistenza cardiovascolare personalizzata. Al centro di questo cambiamento c’è l’importanza del primo colloquio tra il paziente e un operatore sanitario dopo una diagnosi di ipercolesterolemia. Questa discussione dovrebbe diventare il punto di partenza di un piano di cura cardiovascolare personalizzato.

Uno studio recente condotto da Global Heart Hub, l’alleanza internazionale delle organizzazioni di pazienti cardiopatici, su pazienti con alti livelli di LDL-C (colesterolo lipoproteico a bassa densità) in Brasile, Australia e Stati Uniti, si proponeva di comprendere le esperienze, le priorità e le esigenze delle persone affette da dislipidemia. I risultati forniscono dati preziosi su come gli operatori sanitari possono offrire un’assistenza personalizzata attraverso un processo decisionale condiviso.

I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di piani di cura personalizzati nella gestione dell’ipercolesterolemia. L’uso di un linguaggio semplice e di spiegazioni chiare sui rischi associati a livelli di colesterolo LDL-C non gestiti incoraggia i pazienti a prendere sul serio la propria salute. È necessario un approccio collaborativo e di supporto tra operatori sanitari e pazienti per sviluppare piani di cura, tenendo conto delle circostanze individuali e dei fattori legati allo stile di vita, garantendo obiettivi realistici e misurabili.

Le discussioni sulle opzioni terapeutiche dovrebbero concentrarsi sulle preferenze del paziente, come la praticità in relazione alla modalità e ai tempi di somministrazione. Gli obiettivi finali descritti dai partecipanti sono migliorare i risultati in termini di salute, prevenire le complicazioni cardiache e mantenere o migliorare la qualità della vita.

Lo studio ha inoltre individuato ostacoli strutturali all’efficacia del processo decisionale condiviso – vincoli di tempo durante gli appuntamenti, oneri amministrativi e problemi di accesso. Per superare queste sfide saranno necessari cambiamenti politici guidati da partenariati tra organizzazioni di difesa dei pazienti e società mediche.

Neil Johnson, Direttore esecutivo Global Heart Hub, ha affermato: “La ricerca Insights from Patients living with Elevated Cholesterol (IPEC) sottolinea la necessità di una comunicazione completa e diretta tra medico e paziente. Quando si tratta di una diagnosi, l’interazione iniziale con il medico è particolarmente importante. I nostri dati empirici indicano che questo dialogo ha un impatto significativo sulla salute cardiovascolare dei pazienti. Per dirla in breve, promette di modificare il percorso della malattia”.

Kornelia Kotseva, Professoressa onoraria di cardiologia preventiva presso l’Università di Galway, ha aggiunto: “Ho visto in prima persona come i piani di assistenza personalizzati possano avere un impatto significativo sulla gestione dell’ipercolesterolemia. Utilizzando un linguaggio chiaro e un approccio collaborativo, possiamo stabilire obiettivi realistici che si adattino allo stile di vita e alle preferenze dei pazienti. In definitiva, la nostra missione comune non è solo quella di migliorare la loro qualità di vita, ma anche, molto semplicemente, di salvare vite”.

Il programma di generazione dati IPEC è un pilastro di Invisible Nation, il programma di sensibilizzazione di Global Heart Hub creato per richiamare l’attenzione sugli oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo a rischio di infarto, ictus o morte correlati all’ASCVD. Come parte dell’evoluzione di Invisible Nation e con il supporto della comunità globale dei pazienti, è stato creato un Piano di azione globale riguardante il colesterolo al fine di continuare a promuovere il cambiamento per affrontare i livelli di colesterolo non sani.

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