Padova, 3 luglio 2024 – Le giurie internazionali del “PREMIO MEDITERRANEO” hanno attribuito il riconoscimento al prof. Carlo Foresta per la sua lunga attività di scienziato e per il suo impegno nella ricerca scientifica. Il prof. Foresta, andrologo ed endocrinologo, noto ricercatore a livello internazionale, ha affrontato per primo in Italia, il tema degli effetti dell’inquinamento da PFAS sulla salute umana.
I composti perfluoro-alchilici (PFAS) sono inquinanti ambientali noti per la loro grande stabilità e persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi incluso l’uomo. L’inquinamento da PFAS è diffuso in tutto il mondo a causa del loro ampio impiego in prodotti di uso quotidiano. Si stimano più di duemila aree in Europa nelle quali la concentrazione ambientale di PFAS supera i livelli considerati di sicurezza per la salute umana.
Quest’esposizione può essere alla base di diverse patologie: in particolare, gli studi del prof. Carlo Foresta hanno dimostrato che l’inquinamento da parte di queste molecole può determinare tumori testicolari e renali, osteoporosi sia nel giovane che nell’adulto, alterazioni della funzione tiroidea, infertilità, aumento della coagulabilità del sangue con conseguente insorgenza di patologie cardiovascolari, anomalie congenite del sistema nervoso o disturbi comportamentali/neurologici come l’Alzheimer, l’autismo e i disturbi dell’attenzione e iperattività.
Questi studi hanno inoltre dimostrato come, queste sostanze, anche a concentrazioni relativamente basse, possono, soprattutto nelle fasce di popolazioni più sensibili, come le giovani generazioni, determinare significative alterazioni cliniche.
Il Premio: Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e altre istituzioni internazionali hanno istituito nel 1995 il “PREMIO MEDITERRANEO” che, nelle diverse categorie, è stato attribuito fino ad oggi ad oltre 600 personalità di 180 Paesi impegnate nel promuovere il dialogo, la pace e la salvaguardia del pianeta. Il “PREMIO” è riconosciuto tra i più prestigiosi a livello internazionale.
Prof. Carlo Foresta: già Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Padova Sul fronte della ricerca, il suo impegno ha portato a 470 pubblicazioni su riviste internazionali, 21.950 citazioni con un h-index di 79; il professor Foresta è autore di oltre 50 volumi nell’ambito della medicina della riproduzione, dell’andrologia e dell’endocrinologia. Ha gestito più di 100 congressi nazionali nell’ambito dell’endocrinologia.
Le sue ricerche più innovative riguardano la scoperta di meccanismi fisiopatologici che alternano la riproduzione e tra questi il ruolo attraverso il quale il Papilloma Virus determina l’infertilità e la poliabortività.
Inoltre con il gruppo di ricerca ha scoperto il ruolo degli ormoni testicolari nella regolazione della struttura scheletrica dimostrando tra l’altro l’attivazione della vitamina D a livello testicolare e quindi il ruolo del testicolo nella manifestazione osteoporotica del paziente anziano.
Gli studi sperimentali degli ultimi anni sono stati dedicati alla ricerca dei meccanismi attraverso il quale l’inquinamento e in particolare quello relativo ai PFAS inducono patologie nelle popolazioni esposte. I risultati di questi studi hanno evidenziato quali sono i meccanismi che inducono diabete, osteoporosi, eventi cardiovascolari e celebro vascolari, poliabortività ed infertilità nelle popolazioni particolarmente esposte a queste fonti di inquinamento.