Benevento, 5 giugno 2024 – Le patologie respiratorie rivestono oramai un ruolo di primo piano tra le malattie a più alto impatto socio-economico e sono tra le principali cause di morbilità e mortalità nel mondo, con un incremento di prevalenza delle patologie respiratorie ostruttive come Asma e BPCO e delle patologie infettive virali e batteriche, anche per l’incremento dell’inquinamento ambientale in e outdoor.
L’innovazione delle conoscenze e i continui progressi tecnologici raggiunti, hanno determinato una concreta applicazione dell’Intelligenza Artificiale a molti campi della medicina e anche la pneumologia potrà senz’altro giovarsene, con metodologie diagnostiche più sofisticate e terapie farmacologiche innovative, sempre più personalizzate e di precisione.
A tal proposito, diventa di fondamentale importanza un costante aggiornamento scientifico, con approfondimenti mirati sulle affezioni respiratorie acute e croniche, per tutti gli Specialisti e i Generalisti coinvolti nella loro gestione.
Dal 6 all’8 giugno si svolgerà a Benevento il convegno “La pneumologia oggi nell’era dell’intelligenza artificiale”, organizzato dall’A.O.R.N. “San Pio”. Responsabile scientifico dell’evento il dott. Mario Del Donno, Direttore della U.O.C. di Pneumologia Sub Intensiva Respiratoria del “San Pio”.
Gli argomenti che saranno trattati nelle diverse sessioni del convegno variano dalle più frequenti patologie, come l’Asma bronchiale, la BPCO e l’Insufficienza Respiratoria, a quelle sempre più complesse come le Fibrosi Polmonari, le Malattie Respiratorie Rare e le Patologie Infettive come le Polmoniti virali e batteriche.
Ovviamente, si discuterà anche delle patologie più rilevanti socialmente ed economicamente, come i Disturbi Respiratori del Sonno, l’Antibiotico Resistenza e la indispensabile Prevenzione Vaccinale, il tutto secondo le più recenti raccomandazioni e linee guida internazionali.
“È mio sincero auspicio che il Convegno riesca a dare risposte concrete su come instaurare precocemente validi percorsi diagnostico-terapeutici oltre che preventivi, al fine di ridurre il peso socio-economico derivante proprio dalle affezioni respiratorie, con un concreto confronto e una adeguata condivisione delle attuali conoscenze scientifiche, in modo sempre meno empirico e possibilmente con un approccio combinato multidisciplinare, proprio a partire da una comune base pneumologica”, dichiara il dott. Del Donno.