Studio delle onde gravitazionali, nasce a Roma Tor Vergata il Laboratorio AiLoV-ET

Viviana Fafone, Marco Pallavicini, Nathan Levialdi Ghiron, Michele Punturo

Roma, 4 giugno 2024 – Venerdì 31 maggio, presso l’edificio PP1 della Macro Area Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Roma Tor Vergata, è stata posta la prima pietra del Laboratorio di ottica avanzata AiLoV-ET, un nome che racchiude un messaggio di forte partecipazione verso un progetto di assoluto spessore scientifico qual è Einstein Telescope.

All’evento hanno partecipato Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Marco Pallavicini, vicepresidente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Michele Punturo, coordinatore scientifico del progetto ETIC e responsabile internazionale di Einstein Telescope, Pasquale Mazzotta, direttore del dipartimento i Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata e Viviana Fafone, professoressa ordinaria di Fisica presso il dipartimento di Fisica di Roma Tor Vergata e responsabile del nascente laboratorio AiLoV-ET.

Einstein Telescope (ET) è un progetto di ricerca fondamentale e la sua missione primaria e prioritaria è di carattere scientifico: il suo obiettivo è la conoscenza, è studiare l’universo con le onde gravitazionali, attraverso la sua storia, per capirne l’origine, come si è formato ed evoluto e quale sarà il suo futuro.

Questo strumento si chiama così perché servirà a “osservare” le onde gravitazionali che arrivano sulla Terra dallo spazio profondo, la cui esistenza fu ipotizzata per la prima volta da Albert Einstein, come conseguenza della sua teoria della relatività generale.

In realtà, ET, più che in osservazione, sarà in ascolto dell’universo, perché le onde gravitazionali è come se fossero la voce, l’eco dei più estremi eventi astrofisici che accadono nel cosmo, come lo scontro di buchi neri o di stelle di neutroni, o le esplosioni di supernovae. Einstein Telescope è uno dei più grandi e ambiziosi progetti della roadmap ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructure), e l’Italia si è candidata a ospitarlo in Sardegna.

ETIC – Einstein Telescope Infrastructure Consortium è invece il consorzio nato e finanziato nell’ambito della Missione 4 coordinata dal MUR Ministero dell’Università e della Ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui l’INFN è capofila. ETIC è finalizzato a sostenere la candidatura italiana per la sede in Sardegna – nella miniera dismessa di Sos Enattos, in provincia di Nuoro – di ET, il telescopio gravitazionale più innovativo mai progettato.

Una volta completato, AiLoV-ET, uno dei laboratori che saranno realizzati nell’ambito di ETIC, contribuirà allo sviluppo tecnologico di Einstein Telescope. Ci lavoreranno, tra gli altri, i ricercatori e le ricercatrici del dipartimento di fisica e della Sezione INFN di Tor Vergata, guidati dalla professoressa Fafone. Il laboratorio sorgerà nello storico edificio realizzato da Roma Tor Vergata alla fine degli anni ’80, che ha ospitato molti esprimenti in collaborazione con l’INFN. Attualmente sono presenti esperimenti di supporto ai grandi progetti ATLAS, JLAB12 e Virgo.

“Il laboratorio AiLoV-ET del Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata è un nuovo tassello del grande mosaico che vogliamo costruire in Italia per la ricerca delle onde gravitazionali – commenta Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN – Un settore in cui abbiamo una lunga e prestigiosa tradizione: ci sono due paesi al mondo dotati di strumenti in grado di rivelare le onde gravitazionali, gli Stati Uniti, e l’Italia grazie al rivelatore Virgo.

“Ora il futuro è Einstein Telescope, infrastruttura che vorremmo costruire in Italia, in Sardegna, e per questo stiamo lavorando come comunità scientifica e come Paese con grande impegno del Governo. In questo contesto, AiLoV-ET porterà il suo contributo alla candidatura italiana e al progetto, sviluppando tecnologie di frontiera, per disegnare il futuro di uno dei più promettenti settori della ricerca scientifica”, conclude Pallavicini.

“Il rapporto di collaborazione tra il nostro dipartimento di Fisica e INFN è storico – conferma Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata – e l’evento di oggi con la posa della prima pietra del laboratorio di ottica avanzata è in sinergia con il rapporto profondo tra le nostre istituzioni, legato a specifiche attività di ricerca e nella realizzazione di infrastrutture fisiche che possono dar vita a sviluppi molto interessanti e importanti”.

“Sono molto orgoglioso che l’Università di Roma Tor Vergata partecipi a questo ambizioso progetto e sono sicuro che il nostro laboratorio saprà dare un contributo assai significativo a tutte le attività di ricerca che saranno sviluppate mettendo in campo tutte le competenze delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori attuali e futuri che nell’ambito di questa infrastruttura avranno la possibilità di perfezionarsi, di sviluppare le proprie attività, e anche le proprie capacità di crescita promuovendo le proprie attività di ricerca”, conclude Nathan Levialdi Ghiron.

“Per realizzare Einstein Telescope dovremo portare al limite le tecnologie sviluppate per Virgo, ma anche sviluppare nuove tecnologie, tecnologie che oggi ancora non esistono – spiega Michele Punturo coordinatore scientifico di ETIC e della collaborazione internazionale Einstein Telescope – Per esempio, nel settore dell’ottica avanzata, nel quale sarà impegnato il laboratorio AiLoV-ET, noi non disponiamo ancora delle tecnologie che serviranno a Einstein Telescope per raggiungere la sensibilità di progetto ed esplorare un volume di universo almeno mille volte maggiore di quello che possiamo studiare oggi con gli attuali strumenti.

“Queste tecnologie saranno sviluppate qui, e negli altri laboratori della rete che stiamo costruendo, grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR per il progetto ETIC. Un lavoro a lungo termine quello di Einstein Telescope, nel quale i giovani, molti dei quali abbiamo potuto coinvolgerli proprio grazie ai fondi PNRR, avranno un ruolo fondamentale fin da oggi, e nei prossimi anni”, conclude Punturo.

“Questo è un giorno importante per Tor Vergata – esordisce Viviana Fafone, professoressa ordinaria di Fisica presso il dipartimento di Fisica di Roma Tor Vergata e responsabile del nascente laboratorio AiLoV-ET – che ha una tradizione lunghissima nella ricerca delle onde gravitazionali, sin da quando è stata fondata, con il prof. Modena, e negli anni successivi con il prof. Pizzella, che hanno iniziato la ricerca delle onde gravitazionali in Italia e a livello mondiale”.

“Adesso c’è Einstein Telescope e noi siamo orgogliosi che questo laboratorio contribuirà agli sviluppi tecnologici per il telescopio gravitazionale più innovativo che sia stato mai progettato. Abbiamo chiamato il nostro laboratorio AiLoV-ET, che significa Advanced optics Lab at Tor Vergata for ET: un nome che da un lato esprime quel coinvolgimento profondo che il gruppo di ricerca da sempre ha dedicato alle onde gravitazionali, dall’altro richiama i temi di sviluppo che saranno oggetto delle attività del laboratorio”, spiega la prof.ssa Fafone.

Fafone illustra le attività principali del futuro laboratorio: “Lavoreremo sul cuore dell’interferometro, sugli specchi di ET che sono veramente alla frontiera della tecnologia: non sappiamo ancora come farli e concentreremo la ricerca su nuovi materiali. Inoltre, lavoreremo a un altro importante aspetto: la correzione dei difetti ottici per ridurre al minimo l’effetto delle inevitabili seppur infinitesimali imperfezioni che altrimenti comprometterebbero la sensibilità dello strumento. Questa è la nostra missione: ci sarà tanto lavoro da fare, ma tanto è stato già fatto e noi oggi siamo qui grazie a un grandissimo lavoro di squadra”.

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