Roma, 14 maggio 2024 – La tradizione oncologica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS risale agli anni ’60, quelli della sua fondazione, ma nel 2019 ha strutturato tutte le sue competenze e risorse in un Comprehensive Cancer Center (CCC).
“Il nostro CCC ha cominciato a operare in maniera strutturata negli anni purtroppo segnati dall’inizio della pandemia di Covid-19. Nonostante questo – afferma il prof. Giampaolo Tortora, Ordinario di Oncologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma e direttore del CCC della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – abbiamo continuato a lavorare come se il mondo all’esterno e all’interno dell’ospedale continuasse a funzionare normalmente, continuando ad assistere ogni anno oltre 40 mila pazienti oncologici, senza interrompere mai le terapie”.
“Finalmente, negli anni successivi abbiamo cominciato a raccogliere i frutti di tutto il nostro lavoro, come dimostrano i numeri: nel 2023 sono stati quasi 58 mila i pazienti oncologici che si sono affidati alle nostre cure – continua il prof. Tortora – E il volume di attività relativo ai pazienti assistiti cresce al ritmo costante del 6-7% l’anno in tutti i diversi campi, dagli interventi chirurgici, alle diverse terapie, alla diagnostica; è tutto proporzionalmente in incremento perché è tutto il grande gruppo dell’oncologia che sta crescendo, a conferma della collegialità e della coralità dell’azione che stiamo intraprendendo”.
“I numeri del nostro CCC – commenta il prof. Giovanni Scambia, direttore scientifico di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Ordinario di Ginecologia dell’Università Cattolica – dimostrano che Fondazione Policlinico Gemelli è all’interno del Servizio Sanitario Nazionale un grandissimo ospedale oncologico, anzi, probabilmente il più grande d’Italia. Un risultato questo raggiunto nel corso di tanti anni, durante i quali il Gemelli ha impostato con costanza e dedizione la propria attività oncologia. Ma dietro questi numeri, relativi all’assistenza dei pazienti c’è anche tanta ricerca clinica e traslazionale. E tutto questo porta a un’ottimizzazione delle cure che oggi tanti pazienti possono trovare all’interno del nostro Policlinico”.
E che non siano solo numeri, ma anche eccellenza nella qualità lo dimostra il ranking del World’s Best Specialized Hospital – Oncology 2024 di Newsweek che colloca il Gemelli al terzo posto in Italia e al 34imo nel mondo. “E per chi, come noi, si occupa di oncologia da una vita – ammette il professor Tortora – trovarsi in classifica al di sopra di giganti quali lo UCSF Medical Center di San Francisco o il Presbyterian Hospital-Columbia and Cornell di New York, fa una certa impressione, ci riempie di orgoglio e ci motiva a impegnarci sempre di più”.
E le ricadute di tutta questa attività di eccellenza non sono solo cliniche e di ricerca. “Il nostro è anche un importante Teaching Hospital – ricorda il prof. Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – un laboratorio formativo unico all’interno del quale gli studenti possono mettere a terra le conoscenze acquisite in aula, cimentandosi con l’attività clinica presso i reparti e gli ambulatori del nostro Policlinico, oltre che con la complessità organizzativa e gestionale, senza trascurare nessun aspetto, anche quelli del fine vita e delle cure palliative. Sotto la guida esperta di tutte le professionalità eccellenti che operano, in ambito medico e chirurgico presso Fondazione Policlinico Gemelli, senza dimenticare naturalmente quelle impegnate in tutti gli ambiti della ricerca, stiamo formando la next generation dei clinici che si occupano di oncologia e dei chirurghi oncologi, proiettando verso il futuro l’eccellenza di oggi”.
“Sono davvero orgoglioso di questi risultati – afferma il prof. Marco Elefanti, Direttore Generale di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – che rappresentano un fiore all’occhiello per la Fondazione Policlinico Gemelli e che di certo sono anche motivo d’orgoglio per la nostra Regione. Numeri di questa portata testimoniano la qualità e l’impegno di tutto il nostro Policlinico in un campo sensibile e rilevante come è quello dell’oncologia, che richiede modelli gestionali complessi, aggiornamento continuo, nuove tecnologie, ma anche una grande motivazione individuale. Questi numeri infatti non avrebbero il valore che oggettivamente hanno se non fossi personalmente testimone nella quotidianità della assoluta dedizione e della passione con cui tutto il personale del Gemelli opera per ottenerli. É un plus non quantificabile che va oltre i dati numerici e le classifiche e che ci consente di interpretare nel migliore dei modi la nostra missione, che è quella della cura delle persone”.
L’attività del CCC del Gemelli è strutturata seguendo procedure molto rigorose di funzionamento, che sono state calate all’interno dell’attività clinica quotidiana e di gruppi multidisciplinari (i cosiddetti Tumor Board o GOM, Gruppi Oncologici Multidisciplinari).
“Al momento – ricorda il prof. Tortora – sono 24 i Tumor Board operanti all’interno del Gemelli, vero braccio operativo del CCC, divisi per singolo organo o apparato. Ogni gruppo ha un coordinatore di riferimento, un care manager, un percorso clinico assistenziale al quale si aggancia l’attività. Dei 24 tumori board, fa parte anche il Molecular Tumor Board (MTB), che racchiude una serie di professionalità specialistiche, dall’analisi genomica, all’applicazione clinica per la scelta dei trattamenti più avanzati dell’oncologia di precisione e che si avvale delle avanzatissime piattaforme di genomica di Next Generation Sequencing (NGS) che abbiamo al Gemelli (progetto FPG 500). Il prossimo passo consisterà nella creazione di una rete di MTB tra i grandi centri oncologici della Regione Lazio, che ci vedrà tra i centri di riferimento”.
I Tumor Board del Gemelli si avvalgono anche di una piattaforma dedicata (HealthMeeting®) che consente di avere accesso ai dati sanitari e alle immagini relative ai singoli pazienti e di discuterli e verbalizzarli se necessario anche da remoto.
Inoltre, per migliorare l’accessibilità dei pazienti oncologici al CCC, negli ultimi anni è stato istituito lo Sportello Gemelli Cancro. “Questo servizio – spiega il prof. Tortora – si rivolge a Pazienti che hanno una diagnosi tumorale già definita e che necessitano, sulla base di una prescrizione del Medico curante, Specialista o Medico di Medicina Generale, di una visita ambulatoriale con carattere di urgenza”.
Molto attivo anche il fronte della ricerca, con centinaia di trial clinici su terapie sperimentali in corso al Gemelli, anche in settori di frontiera come la teranostica e progetti di intelligenza artificiale e big data che si avvalgono dell’immenso data base del Gemelli, uno dei più grandi in Europa.
I progetti futuri
“Di recente – rivela il prof. Tortora – abbiamo attivato il progetto G-AYA, riguardante i tumori degli adolescenti e dei giovani adulti, che è stato inizialmente lanciato dal National Cancer Institute statunitense L’aumento di incidenza dei tumori nei giovani è un problema serio, un’allerta mondiale e anche noi vogliamo dare il nostro contributo all’assistenza e all’avanzamento delle conoscenze in questo campo. Il CCC del Gemelli fa parte inoltre di una serie di importanti progetti europei, quali JANE, CCI4EU e CraNE2”.
“Il primo è una Joint Action mirata a strutturare sette nuovi Network di Expertise in campo oncologico in settori quali la prevenzione primaria personalizzata, le cure palliative, le tecnologie omiche, le risorse mediche hi-tech, i giovani adulti con cancro. CCI4EU è un progetto che dovrà derinire i requisiti essenziali e le infrastrutture dei Cancer Center in Europa, CraNE è invece una Joint Action mirata alla creazione di un network europeo di tutti i CCC riconosciuti nei diversi Stati membri”, conclude il prof. Tortora.