Martedì 17 aprile si è insediato il tavolo di lavoro CRUI-CNR-INFN sull’etica della ricerca scientifica, destinato ad affrontare il tema cruciale della libertà di ricerca e delle modalità con cui questo incrocia le questioni etiche. Nella prima riunione il gruppo ha avviato una riflessione sull’autonomia della ricerca e ha ribadito la necessità che questa tenga sempre presente la centralità della persona e del progresso pacifico dell’umanità, soprattutto nella fase di trasformazione della scienza in tecnologie che hanno impatti significativi sulla vita delle comunità umane
Roma, 19 aprile 2024 – Martedì 17 aprile si è insediato il tavolo di lavoro CRUI-CNR-INFN sull’etica della ricerca scientifica. Il gruppo, composto da rappresentanti delle università e degli enti di ricerca, aperto a tutta la comunità scientifica italiana, affronterà il tema cruciale della libertà di ricerca e delle modalità con cui questo incrocia le questioni etiche.
Nella riunione di insediamento il gruppo ha avviato una riflessione sull’autonomia della ricerca e ha ribadito la necessità che essa tenga sempre presente la centralità della persona e del progresso pacifico dell’umanità, soprattutto nella fase di trasformazione della scienza in tecnologie che hanno impatti significativi sulla vita delle comunità umane.
Tutte le istituzioni coinvolte nel tavolo hanno sottolineato come scienziate e scienziati non alzano muri ma credono in una scienza aperta, democratica, etica e responsabile. Ciononostante, sono pienamente consapevoli della complessità in cui si trovano ad operare attualmente e hanno consolidato nel tempo linee etiche per lo sviluppo delle attività di ricerca, coerenti con le indicazioni europee.
Molti interventi, nel ribadire che la ricerca non può che essere libera, autonoma e transnazionale, hanno gettato luce sul fatto che la libertà comporta inevitabilmente la responsabilità. Su questo atenei ed enti di ricerca intendono continuare a confrontarsi per attualizzare le loro pratiche e armonizzarle con le migliori prassi europee, nel rispetto dei principi dell’Open Science.
I partecipanti si sono lasciati con l’impegno di proseguire a lavorare congiuntamente per disciplinare in autonomia gli aspetti più delicati delle attività di ricerca, anche definendo buone prassi comuni.