Milano, 15 marzo 2024 – Per tre giorni Milano sarà la capitale della ricerca sul tumore al seno. Il capoluogo lombardo ospiterà dal 20 al 22 marzo, all’Allianz MiCo, la 14^ edizione della European Breast Cancer Conference (EBCC14), un evento scientifico organizzato dal Breast Cancer Group di EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer) in partnership con EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists) ed Europa Donna.
EBCC14 è il meeting internazionale sul cancro più importante d’Europa, l’unico che coinvolge in un’ottica multidisciplinare tutti i principali attori che si occupano di cancro al seno con lo scopo di incoraggiare l’interazione tra scienziati, clinici e rappresentanti dei pazienti per condividere non solo i più recenti progressi scientifici, ma anche per affrontare temi etici, sociali, politici e pratici associati alla cura di questa neoplasia.
I dati
In Europa il tumore della mammella uccide all’incirca 90 mila donne ogni anno ed è la prima causa di morte per le donne tra i 35 e 59 anni. La prevenzione è fondamentale, perché la sopravvivenza è fortemente correlata allo stadio in cui il tumore viene scoperto: da quasi il 100 per cento per chi ha avuto una diagnosi in stadio molto precoce, al 30 per cento per chi scopre il tumore in stato metastatico (fonte: Eurostat).
“In Italia nel 2022 sono stati diagnosticati circa 55.700 nuovi casi nelle donne, per le quali la neoplasia mammaria è il tumore più frequentemente riscontrato, a cui si aggiungono 1.500 casi negli uomini”, spiega il prof. Giuseppe Curigliano, ordinario di Oncologia Medica all’Università Statale di Milano e direttore della Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, oltre che presidente del comitato nazionale organizzatore dell’EBCC14.
“La stima delle morti per tumore della mammella nel nostro Paese nel 2021 è di 12.500 – aggiunge Curigliano – La sopravvivenza 5 anni dopo la diagnosi è stata riscontrata nel 91% dei casi e questo dato si avvicina al 98% per i tumori allo stadio iniziale. I tassi di mortalità sono tra i più bassi d’Europa e abbiamo i migliori risultati in termini di sopravvivenza per il tumore al seno metastatico. La ricerca in questo settore ha fatto enormi progressi sul fronte delle cure e un confronto come quello proposto dall’EBCC14 sui risultati più recenti consentirà ai professionisti di offrire un approccio sempre più personalizzato ed efficace”.
All’EBCC14, che ritorna in Italia dopo la prima edizione del 1998 a Firenze, è prevista la partecipazione di circa 2.000 delegati provenienti da 80 nazioni e interverranno più di 100 relatori tra i massimi esperti del settore. “Milano – ricorda il prof. Curigliano – è la città ideale per accogliere l’EBCC14. È una città con una lunga e storica tradizione nel trattamento del cancro al seno. È qui che il prof. Umberto Veronesi ha eseguito la prima quadrantectomia e la prima biopsia del linfonodo sentinella, mentre il prof. Umberto Bonadonna ha somministrato la prima chemioterapia adiuvante per il tumore al seno”.
Il futuro delle cure
L’evento scientifico copre l’intero spettro dei temi riguardanti il tumore al seno e pone l’attenzione sulle novità in diversi ambiti quali l’impatto dello stile di vita, lo screening, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, l’immunoterapia, l’epidemiologia e i risultati delle terapie, la genetica.
Focus sul tumore metastatico
Venerdì 22 marzo, alle 14.00, si svolgerà inoltre una sessione della Conferenza dedicata alla disparità di accesso all’innovazione per le pazienti con tumore al seno metastatico (mBC) in Europa. Questa sessione sarà presieduta dai due presidenti dell’EBCC14, il prof. Michail Ignatiadis e la dott.ssa Fiorita Poulakaki, ed è previsto l’intervento della commissaria europea per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Stella Kyriakides.
Quest’anno la sessione Manifesto produrrà importanti raccomandazioni con lo scopo di migliorare l’accesso alle migliori cure disponibili e la rappresentanza negli studi clinici delle pazienti con tumore metastatico della mammella in Europa.
Richiederà, inoltre, registri in ogni Paese europeo e si adopererà a contrastare il problema dello stigma sofferto da queste pazienti. L’obiettivo del Manifesto è – tra gli altri – di assicurarsi che in Europa tutte le pazienti con cancro metastatico al seno abbiano accesso a informazioni e cure multidisciplinari di alto livello (imaging, biologia molecolare, radioterapia, terapia sistemica, gestione degli effetti collaterali, cure palliative, studi).