Roma, 10 novembre 2023 – “Le nostre richieste di modifica della manovra 2024 sono di certo economiche, ma anche di rispetto per categorie professionali che tengono in piedi un sistema sanitario pubblico e che vivono una quotidianità lavorativa quasi inumana”.
Queste le parole del Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio nel suo intervento nell’audizione svoltasi presso la Commissione Bilancio del Senato sulla manovra economica per il 2024.
“La strada intrapresa, invece – denuncia Di Silverio – va verso il depauperamento di risorse ed è piena di promesse mancate. In questa situazione e in un momento in cui gli italiani indicano il rafforzamento della sanità pubblica come una delle priorità assolute, chiediamo un chiaro segnale che nella manovra finanziaria non può che essere economico”.
“Malgrado le promesse del Governo e dei parlamentari della maggioranza, malgrado le parole di sostengono alla categoria spese dal Presidente del Consiglio, nella Manovra non vi è alcuna detassazione o aumento di voci stipendiali, come avviene nella sanità privata o come concesso recentemente in altri settori, ma solo una premialità per quelle prestazioni necessarie al recupero delle liste di attesa per le quali si chiede al personale medico che da anni lavora oltre 60 ore settimanali solo per coprire carenze di personale, un ulteriore impegno”.
“Infine si cambiano in corso d’opera le regole pensionistiche alimentando la fuga dagli ospedali. Una vera a propria mannaia che colpisce oltre 50.000 dirigenti medici e sanitari con un taglio dell’assegno annuale previdenziale compreso tra il 5 e il 25% e già in 4.000 nel solo 2023 hanno abbandonato il SSN”.
“Non possiamo quindi che confermare lo sciopero nazionale del 5 dicembre – conclude Di Silverio – Sciopereremo perché è il momento di rispondere con forza, perché il senso di frustrazione prevale, perché il tradimento che leggiamo in questa manovra non ci permette di avere fiducia. Continuiamo a chiedere un gesto coraggioso in un momento difficile. Se non arriverà andremo avanti con altre azioni di protesta”.