Roma, 1 giugno 2023 – Quanto è importante la qualità dell’aria che respiriamo, la qualità del nostro sonno e la qualità degli spazi che abitiamo per la salute del nostro organismo? E ancora, come è cambiata la pneumologia dopo il Covid-19, cosa ci ha insegnato la pandemia?
Queste sono alcune delle domande alle quali, esperti provenienti da tutta Italia e dall’estero, cercheranno di rispondere in occasione dell’evento più importante per chi si occupa di curare le patologie respiratorie: il Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana che si terrà a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 9 all’11 giugno.
Una preziosa occasione per fare il punto sulle malattie dell’apparato respiratorio e sulle novità più rilevanti che riguardano i nuovi trattamenti disponibili. Circa 2.000 specialisti italiani e stranieri si confronteranno su patologie che presentano un alto tasso di crescita dal punto di demografico ed epidemiologico, con un grande impatto emotivo e una ricaduta altrettanto significativa da un punto di vista sociale e della sostenibilità.
Per comprendere l’impatto che queste hanno sulla nostra vita basti dare uno sguardo ai dati pre-pandemici dell’OMS nelle nostre regioni europee si registrano ogni anno 41,3 milioni di casi di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) con 349.000 decessi, 43,5 milioni di casi di asma con 17.000 decessi, 947.000 polmoniti e bronchiti con 273.000 decessi (molte di queste sarebbero prevenibili con le vaccinazioni), 726.000 tumori polmonari con 464.000 decessi, 126 milioni di casi di tubercolosi con 26.000 morti, 761.000 malattie interstiziali del polmone (come la fibrosi polmonare) con 25.000 decessi.
I fattori che influenzano questa epidemiologia sono diversi: l’aumento della vita media e la maggiore suscettibilità degli anziani alle malattie respiratorie, la crescita della popolazione fragile affetta da altre malattie quali le malattie cardio-vascolari, malattie croniche come il diabete, malattie tumorali, malattie infiammatorie e autoimmuni.
In questo contesto giocano un ruolo importante anche l’inquinamento atmosferico che, secondo i dati dell’OMS è responsabile di 4,2 milioni di morti premature e i cambiamenti climatici.
I temi che verranno discussi e approfonditi durante il XXIV Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana che si terrà a Bari dal 9 all’11 giugno prossimi saranno variegati e molteplici. Si parlerà di malattie respiratorie quali asma e BPCO, tumori polmonari, disturbi respiratori del sonno, temi di politica sanitaria legata all’attuazione del PNRR, pneumologia interventistica e trapianti.
Durante il congresso verrà presentata inoltre un’importante iniziativa realizzata dalla Federazione Italiana della Pneumologia (FIP), insieme alle società scientifiche che si occupano di patologie dell’apparato respiratorio ovvero l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – ItalianThoracic Society (AIPO-ITS) e la Società Italiana di Pneumologia – ItalianRespiratory Society (SIP/IRS) in collaborazione con Legambiente.