Intervento mininvasivo in broncoscopia salva 18enne con massa tumorale che ostruiva la trachea

La rimozione della massa è stata eseguita presso l’ospedale Molinette di Torino con un intervento ad alto rischio di sanguinamento e di mortalità intraoperatoria, su un paziente in gravissime condizioni cliniche

Torino, 10 aprile 2023 – Salvato giovane paziente con asportazione di una massa tumorale di 2 cm di diametro che ostruiva completamente la trachea con un intervento mininvasivo in broncoscopia ad alto rischio, presso l’ospedale Molinette di Torino.

Il paziente di 18 anni della provincia di Torino veniva trasferito a fine marzo dall’ospedale San Giovanni Bosco presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il giovane era stato ricoverato per una grave insufficienza respiratoria acuta che non aveva risposto alle terapie per asma bronchiale, malattia di cui era affetto.

La grave insufficienza d’organo, che non era gestibile anche dopo l’intubazione del paziente, era in realtà dovuta a una massa tumorale che ostruiva completamente la trachea, diagnosticata presso l’ospedale Giovanni Bosco, e aveva comportato la necessità di ricorrere alla circolazione extracorporea (Ecmo) da parte del gruppo anestesiologico, guidato dal dott. Sergio Livigni, per mantenere in vita il giovane paziente.

Dopo un paio di giorni, necessari per l’ottimizzazione dell’ossigenazione e delle condizioni generali, grazie alle équipes di Cardiochirurgia (diretta dal prof. Mauro Rinaldi) e rianimatorie (dirette dai professori Luca Brazzi, Vito Fanelli e Chiara Bonetto) dell’ospedale Molinette, il paziente è stato sottoposto a broncoscopia con strumento rigido da parte del prof. Paolo Solidoro e del dott. Giuseppe Tabbia della Pneumologia universitaria (diretta dal prof. Carlo Albera), che ha consentito l’asportazione completa del tumore tracheale del diametro di circa 2 cm, che ostruiva completamente la trachea e impediva la ventilazione dei due polmoni.

La procedura si è svolta senza complicazioni, con l’assistenza del dott. Massimo Consoli, presso la sala della Rianimazione del Pronto Soccorso, di grande esperienza nella gestione di interventi in circolazione extracorporea, coordinata dalla dott.ssa Marinella Zanierato.

La rimozione della massa è stata eseguita con un intervento ad alto rischio di sanguinamento e di mortalità intraoperatoria, su un paziente in gravissime condizioni cliniche. In caso di sanguinamento erano stati preventivamente attivati percorsi di emergenza e, in ultima analisi, allertata la presenza dei chirurghi toracici (diretti dal prof. Enrico Ruffini) per eventuali interventi sul torace.

In prima giornata postoperatoria è stata rimossa la circolazione extracorporea e in seconda giornata il paziente era già tornato in respiro spontaneo, per essere quindi trasferito in ottime condizioni respiratorie e generali presso il reparto di Pneumologia universitaria.

La massa, dimostratasi di natura benigna angiomatosa, per il peculiare e raro posizionamento nell’albero tracheobronchiale avrebbe determinato la morte del paziente per asfissia se non si fosse proceduto al più presto all’ossigenazione extracorporea e quindi al trasferimento presso un Centro esperto in broncoscopia in questa tipologia di assistenza rianimatoria, quale l’ospedale Molinette di Torino.

Una collaborazione ed interazione virtuosa tra équipes di diversi ospedali e di diverse specialità nell’effettuazione di una rete interventistica e terapeutica con ottimi esiti sui pazienti.

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