Primo Master italiano di Alta Formazione in “Osteoporosi e Malattie Metaboliche dello Scheletro”. L’ha organizzato la SIOMMMS, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Obiettivo: competenze multidisciplinari per specialisti di una patologia trasversale
Roma, 8 ottobre 2015 – “Bone Specialist”: è questa la qualifica professionale che mancava in Italia e che la Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) e l’Università “La Sapienza” di Roma vogliono formare. Si tratta di uno specialista che conosce tutte le sfaccettature e i mezzi per una corretta gestione delle patologie dell’osso, una figura a tutto tondo che sia adatta a seguire i pazienti con questi problemi.
Parte infatti a Roma il primo Master in Italia di Alta Formazione in Osteoporosi e Malattie Metaboliche dello Scheletro: è rivolto a specialisti di aree cliniche diverse (Medicina Interna, Geriatria, Endocrinologia, Reumatologia, Ginecologia, Radiodiagnostica, Ortopedia e Fisiatria), coinvolti nella cura dell’osteoporosi e interessati a sviluppare una professionalità complessa nel settore.
Il collegio docenti del master è composto da esperti appartenenti alla società scientifica che in Italia promuove la diffusione di conoscenze sul tema: la didattica si articola su 120 ore, di cui 80 in presenza nelle strutture della Sapienza e 40 in teledidattica per agevolare la frequenza e la partecipazione.
“In Italia non esisteva un percorso formativo per i Bone Specialist, come invece avviene all’estero – spiega il presidente SIOMMMS, prof. Giancarlo Isaia – le motivazioni che hanno portato a una collaborazione tra la società scientifica di esperti della materia e La Sapienza si riassumono nell’esigenza di avere uno strumento ad hoc per formare esperti nel metabolismo dello scheletro e creare questa figura professionale”.
Il prof. Paolo Falaschi, docente di Geriatria presso La Sapienza ha sottolineato: “Questo Master porta in Italia una novità nella formazione per gli specialisti dell’osteoporosi, che devono avere competenze multidisciplinari per curare una patologia trasversale. Il nostro ateneo ha colto un’esigenza importante e ha quindi il primato di colmare questa lacuna italiana”.
Gli argomenti dei moduli saranno i seguenti: fisiopatologia dell’osso (come funziona e come si ammala); insorgere dell’osteoporosi e delle fratture; diagnosi di osteoporosi e fratture; presentazione delle osteoporosi secondarie; valutazione dei fattori di rischio di frattura; aspetti nutrizionali (importanza di vitamina D e calcio); terapia per le osteoporosi; gestione delle fratture vertebrali e femorali e infine presentazione del modello ortogeriatrico.
fonte: ufficio stampa