Ormai dominanti in Italia le varianti Cerberus e Gryphon. Attenzione anche per gli effetti del Covid-19 sull’antibiotico-resistenza. Questi alcuni spunti dal XXI Congresso nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali in corso a Roma fino al 23 novembre. Per i ricoverati il rischio è anche nelle infezioni batteriche. “Il numero dei casi sta aumentando, l’Rt è vicino a 1. Vi è un incremento delle ospedalizzazioni e dei decessi. Ciò induce a tenere alta la guardia, puntando sui vaccini e sulle misure di contenimento laddove necessarie. Tuttavia, ad oggi possiamo ipotizzare con ragionevolezza che le prossime vacanze natalizie potranno essere affrontate con maggiore serenità rispetto agli ultimi due anni” sottolinea il prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT
Roma, 22 novembre 2022
Varianti Cerberus e Gryphon in crescita, i rischi verso il Natale
Dopo alcune settimane di rallentamento tornano a cresce i contagi di Covid-19, spinti dalle nuove sottovarianti di Omicron B.Q.1 e B.Q.1.1, note con i nomi Cerberus e Gryphon. “Queste nuove varianti attualmente in circolazione e già dominanti in Italia hanno dimostrato un indice di trasmissibilità superiore a 15, per cui ogni persona è in grado di infettarne almeno 15 – sottolinea il prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT – Il numero dei casi sta aumentando, l’Rt è vicino a 1. Stiamo assistendo a un incremento delle ospedalizzazioni e anche dei decessi. Si tratta di un insieme di elementi che ci preoccupano e ci devono indurre a tenere alta la guardia. Tuttavia, ad oggi possiamo ipotizzare con ragionevolezza che le prossime vacanze natalizie, a differenza degli ultimi due anni, potranno essere affrontate con maggiore serenità”.
“Vi sarà comunque il rischio di un incremento dei contagi, che sarà opportuno fronteggiare con il ricorso a quei mezzi di contenimento indispensabili per la limitazione della diffusione del virus – spiega Andreoni – Inoltre è fondamentale ribadire l’importanza della vaccinazione e dei richiami vaccinali con la nuova somministrazione bivalente, che protegge soprattutto i soggetti più fragili dalla malattia grave, coprendo anche la variante Omicron. Abbiamo constatato che l’immunità da vaccino o da malattia non è particolarmente duratura, quindi il richiamo periodico è necessario, anche nei giovani, in quanto solo immunizzando un’ampia porzione della popolazione sarà possibile limitare la diffusione del virus e combattere la pandemia”.
Ricoveri per Covid e rischio infezioni batteriche
In questi anni, la pandemia ha rappresentato un’opportunità per i microrganismi (funghi, batteri) resistenti agli antibiotici per colpire maggiormente, soprattutto nelle fasi più acute, in cui le terapie intensive erano piene. “Nei pazienti ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva, una delle più frequenti cause di decesso è stata una seconda infezione causata da batteri multiresistenti agli antibiotici acquisita in ospedale – spiega il prof. Marco Falcone, Segretario SIMIT – Si è verificato con frequenza quel fenomeno denominato come sinergismo microbico, per cui l’infezione batterica si è sovrapposta all’infezione virale già esistente”.
“Oggi non abbiamo un’emergenza Covid nei ricoveri, ma vi sono diversi pazienti fragili, per età o per comorbidità, che se si infettano possono sviluppare una malattia grave, con il rischio di contrarre anche un’infezione batterica a livello polmonare: questo organo, infatti, già indebolito dal virus SARS-CoV-2, è maggiormente suscettibile a ulteriori infezioni di tipo batterico – prosegue Falcone – A ciò si aggiunge il dato preoccupante per cui l’Italia ha il tasso di antibiotico-resistenza più elevato in Europa dopo la Grecia. Questo problema è particolarmente diffuso negli ospedali, ma il 20-25% di questi batteri si trova già in comunità e può essere alimentato da un uso distorto di antibiotici”.
Il XXI Congresso SIMIT
Gli interventi del prof. Andreoni e del prof. Falcone giungono dal XXI Congresso nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, in corso a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica, dal 20 al 23 novembre, dove sono riuniti oltre mille infettivologi provenienti da tutta Italia per corsi, dibattiti, presentazioni su numerosi temi, dal Covid-19 ai soggetti dell’infettivologia dei giorni nostri: l’infezione da HIV e le altre infezioni a trasmissione sessuale; le epatiti, con particolare, riguardo per l’epatite C e l’epatite delta; la lotta alle infezioni da microrganismi multiresistenti e la necessità di un uso appropriato delle terapie antimicrobiche; l’estensione dell’impiego delle vaccinazioni, con particolare riferimento alle vaccinazioni dell’adulto e delle persone con comorbidità; le malattie emergenti e la Salute globale, un filone che include le malattie tropicali e leinfezioni trasmesse da vettori, secondo gli obiettivi definiti dall’approccio One Health.
Presidenti del Congresso sono il prof. Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT e Professore Ordinario di Malattie Infettive Università degli Studi di Roma La Sapienza; prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT e Professore Ordinario di Malattie Infettive Università degli Studi di Roma Tor Vergata; prof. Andrea Antinori, Direttore UOC Immunodeficienze virali INMI L. Spallanzani.