Traumi da e-bike e monopattino elettrico, focus al Congresso SIOT

In occasione del 105° Congresso nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, in programma a Roma dal 10 al 12 novembre, è prevista una tavola rotonda dedicata ai traumi provocati da cadute da monopattini e bici elettriche

Roma, 9 novembre 2022 – Ferite e traumi provocati da cadute in monopattino elettrico o e-bike è uno degli argomenti di maggiore attualità scelti dalla SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) per la 105esima edizione del congresso annuale della Società che si svolgerà a Roma dal 10 al 12 novembre prossimi.

Il presidente SIOT, prof. Paolo Tranquilli Leali spiega la scelta di trattare, con taglio rigorosamente scientifico, anche delle tematiche legate all’attualità, prendendo spunto, dalle nuove abitudini legate alla mobilità: “Le città stanno diventando sempre più smart – spiega il presidente della SIOT – e tenuto conto della frequenza degli incidenti e della gravità delle conseguenze, si potrebbe parlare di ‘fracture city’: sono aumentati, infatti, i traumi legati alla diffusione di monopattini e bici elettriche, soprattutto fra i giovanissimi”.

Prof. Paolo Tranquilli Leali

L’aumento di questo tipo di traumi è stato documentato, ad esempio, da uno studio epidemiologico condotto tra maggio e novembre del 2021 dal Centro specialistico traumatologico Ortopedico dell’Azienda socio sanitaria territoriale Gaetano Pini di Milano. Nel periodo considerato dei quasi 2 mila incidenti collegati a mezzi a due ruote, ben il 14,3% (280 pazienti) ha visto il coinvolgimento di monopattini.

“La frattura molto frequente nei traumi da monopattino – spiega il prof. Pietro Randelli, coordinatore dello studio – è la frattura bilaterale del gomito, che testimonia la violenza dell’impatto a terra per l’arto superiore: si verifica una caduta a catapulta, per cui chi è sul monopattino viene sbalzato in avanti, richiedendo spesso l’ingessatura di entrambe gli arti superiori per un periodo anche di 40 giorni”, se non addirittura la necessità di un intervento chirurgico.

Prof. Pietro Randelli

I dati ISTAT per il 2021 riportano 235 incidenti con esito mortale per monopattinatori e ciclisti con un incremento di oltre il 33% rispetto all’anno precedente. Proprio sulla base di questi dati il prof. Andrea Costanzo, presidente della Società Italiana di Traumatologia della Strada (SOC.I.TRA.S), rivolge un invito agli utenti della strada per una maggiore responsabilità e ai decisori affinché valutino l’opportunità di introdurre nuovi obblighi per aumentare la sicurezza, sottolineando come “a una velocità di 25 chilometri l’ora, il cranio si frattura”.

A proposito di nuovi obblighi il dott. Roberto Sapia, segretario generale della SOC.I.TRA.S, ricorda come il legislatore abbia previsto l’obbligo del casco, ma solo per chi ha meno di 18 anni, mentre sarebbe opportuno intervenire per generalizzarlo e renderlo obbligatorio per tutti. “Così come sarebbe necessario prevedere, in aggiunta all’obbligo di indicatori di direzione (le frecce), previste dal 2024, luci davvero in grado di garantire la visibilità del monopattino e, soprattutto la sera, l’uso di giubbetti luminosi a led o almeno rifrangenti”.

Sul versante dei comportamenti degli utilizzatori dei monopattini il dott. Sapia sottolinea come non ci sia alcun rispetto delle regole del Codice della strada: “si procede contromano, si attraversa in barba al rosso del semaforo, si superano i limiti di velocità e si arriva persino a percorrere le autostrade. Credo che non si abbia ancora la percezione che il monopattino non è più un gioco, ma è entrato a far parte dei mezzi di trasporto urbano”.

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