Covid, verso una nuova quotidianità: le indicazioni condivise dagli specialisti. 10 cose da sapere

Pavia, 4 novembre 2022 – Per limitare il rischio di contrarre malattie infettive di diversa origine i genitori devono far seguire ai bambini le norme già apprese, come l’uso di gel disinfettanti e il lavaggio frequente delle mani. Cambiare spesso l’aria nei locali, in case, scuole e palestre. Per ogni dubbio o problema evitare di agire in autonomia e consultare il Pediatra. Sono alcune delle indicazioni che i Pediatri hanno riassunto in un Decalogo “Bambini e COVID-19, le 10 cose da sapere” destinato alle famiglie. Una guida preziosa per affrontare senza timori i prossimi mesi invernali.

Le indicazioni al centro del confronto degli specialisti in occasione del Convegno: Verso una nuova quotidianità. La lezione del Covid”. L’obbiettivo di questo evento è fare il punto sulle problematiche causate dal Covid: a che punto siamo, che cosa ci ha insegnato questa esperienza e quali sono le prospettive di valutazione e di gestione per il prossimo futuro. L’incontro, previsto il 10 novembre prossimo presso l’Università degli Studi di Pavia, vede la partecipazione di esperti di fama internazionale che hanno vissuto in prima persona l’esperienza del Covid a vari livelli. Questi professionisti porteranno a Pavia la loro competenza e la loro esperienza su questi temi di grande attualità.

Prof. Gian Luigi Marseglia

La pandemia causata dal Covid ha avuto un impatto su molti fronti. Tra le conseguenze si registra l’incremento dell’obesità nell’età pediatrica, un fenomeno confermato da studi internazionali. Conferma il prof. Gian Luigi Marseglia, Professore Ordinario di Pediatria Direttore Clinica Pediatrica e Scuola di Specializzazione in Pediatria Università degli Studi di Pavia, Pavia: “Dal punto di vista strettamente fisico, un problema lasciato in eredità dal Covid è il contestuale aumento di sovrappeso e obesità. Dati internazionali hanno definito questa situazione la seconda pandemia. Isolamento, scarsa attività fisica, restare molte ore in casa attaccati al computer, avere sempre il frigo a portata di mano, tutto ciò ha portato nei giovani un aumento eccessivo del peso. Secondo i più recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicati nel Rapporto Obesità 2022, emerge che il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) risulti affetto da sovrappeso od obesità, proprio in considerazione del maggior consumo di comfort food e dello stile di vita sedentario durante il periodo di lockdown”.

Il fenomeno è destinato a rimanere a lungo. Prosegue il prof. Gian. Luigi Marseglia: “Questo problema rimarrà nel corso degli anni. Quando si è acquisito il sovrappeso, bisogna fare di tutto per perderlo. Sovrappeso e obesità comportano l’insorgenza di una serie di problematiche che si rifletteranno in età adulta con diabete, ipertensione e tanti problemi che saranno destinati a rimanere in età adulta”.

I bambini hanno avuto una risposta immunitaria diversa rispetto agli adulti nel reagire all’infezione del Covid. Chiarisce il prof. Raffaele Badolato, Professore Ordinario di Pediatria Direttore Clinica Pediatrica e Scuola di Specializzazione in Pediatria Università degli Studi di Brescia, Brescia: “Ci sono molte spiegazioni biologiche sulla diversità nella risposta immunitaria nei bambini rispetto agli adulti, ma in sostanza si può solo sottolineare che i bambini hanno una capacità innata di proteggersi dalle nuove infezioni, capacità che si riduce negli adulti e anziani. Perciò nei soggetti adulti che sviluppano per la prima volta il Covid-19, la malattia assume manifestazioni più sintomatiche. In termini di malattia, la caratteristica peculiare dei bambini è la possibilità di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica, condizione invece più rara nell’adulto. Si osserva da 2 a 6 settimane dall’infezione, è legata alla risposta di tipo autoimmune che si osserva in un limitato numero di soggetti in età pediatrica”.

Cosa può consigliare ai genitori in tema di vaccinazioni? Risponde il prof. Raffaele Badolato: “Non esiste al momento un vaccino che prevenga l‘infezione, ma i vaccini disponibili sono efficaci nel ridurre il rischio di ricovero o di malattia grave. Per queste ragioni è quindi consigliabile vaccinare i bambini ed effettuare i necessari richiami vaccinali”.

Prof. Fausto Baldanti

Abbiamo visto che il virus del Covid continua a mutare, ma la evoluzione ha tempi piuttosto lunghi. Cosa può succedere? Chiarisce il prof. Fausto Baldanti, Direttore UOC di Microbiologia e Virologia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia Direttore Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia, Università degli Studi di Pavia: “Come per altri virus osservati nella storia, il virus si adatterà col tempo all’organismo umano e l’organismo umano a sua volta si adatterà al virus. Quindi il virus tenderà a tramutarsi in uno dei tanti virus respiratori che affliggono le stagioni fredde. Ma quali siano i tempi di questo evento non lo sappiamo, perché è la prima volta che lo osserviamo. Non si sa se questa evoluzione avverrà nell’arco di un anno o di più tempo. Sicuramente la vaccinazione accelera questo processo perché stimolando la risposta immunologica in tutti i soggetti, costringe il virus ad adattarsi più velocemente. Quello che osserviamo con la variante Omicron, oltre alla elevata capacità di infezione, è una più ridotta capacità di creare forme gravi. Infatti, se confrontiamo le forme severe relative alla Omicron e quelle relative alle prime varianti arrivate in Italia in assenza totale di memoria immunologica nella popolazione, la differenza è evidente. Tuttavia, non si deve dare mai nulla per scontato e si deve sempre tenere la guardia alta”.

Anche nel campo delle terapie contro il Covid-19 sono stati fatti progressi significativi. Spiega il prof. Raffaele Bruno, Professore Ordinario di Malattie Infettive Università degli Studi di Pavia Direttore Clinica di Malattie Infettive Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia: “Ora abbiamo un armamentario terapeutico che ci permette di gestire la malattia. Si va dagli antivirali alle terapie monoclonali, oltre che a tutta la terapia sulla parte infiammatoria. Il cortisone e altri antinfiammatori che vengono usati per altre patologie: questi farmaci si sono rivelati utili anche nei casi di Covid-19. Dal 2020 è cambiato il mondo, c’è stata un’evoluzione impressionante da quando siamo partiti con questa pandemia ai giorni nostri”.

Decalogo “Bambini e COVID-19, le 10 cose da sapere”

  1. Far condurre al bambino una vita normale: l’isolamento sociale può determinare disturbi psicologici in bambini ed adolescenti.
  2. L’impiego del vaccino anti Covid in bambini e adolescenti consente di prevenire le manifestazioni più gravi del Covid-19 in questa fascia di età.
  3. In caso di febbre, consultare il proprio Pediatra e non sottoporre il bambino a esami non necessari in autonomia.
  4. Se il bambino contraesse il Covid-19 non allarmarsi e seguire le indicazioni del pediatra.
  5. Nella gran parte dei casi l’infezione da Covid si controlla con l’uso ragionato dei farmaci antiinfiammatori. Non utilizzare antibiotici né farmaci a base di cortisone quando non sono indicati. Spetta al Pediatra stabilire la necessità di prescriverli.
  6. Non c’è solo il Covid-19 in circolazione. I problemi alle vie respiratorie, molto diffusi in inverno, possono essere dovuti anche ad altre cause e avere origine virale o batterica. In caso di infezione virale (ad esempio virus influenzale o parainfluenzale) non vanno utilizzati antibiotici. Spetta al medico eseguire la diagnosi e stabilire la terapia più corretta.
  7. L’impiego del vaccino antinfluenzale anche in età pediatrica è altamente raccomandato.
  8. Areare gli ambienti domestici, scolastici, palestre costituisce un presidio fondamentale per limitare il contagio, non solo del virus Covid-19, ma di tutti i virus respiratori.
  9. I bambini vanno incoraggiati a svolgere un’attività fisica regolare anche durante la stagione autunnale ed invernale, tenendo sempre presenti le buone pratiche di prevenzione delle infezioni da raffreddamento. L’aumento della popolazione pediatrica in sovrappeso o francamente obesa è stata una delle conseguenze più negativa dell’isolamento a causa del Covid.
  10. Ricordare e far acquisire ai bambini il rispetto delle regole di igiene e prevenzione quali il lavaggio frequente delle mani, l’uso del gel, tutti presidi essenziali validi nei confronti di ogni malattia infettiva.
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