Dolore pediatrico. Anche a Torino arriva PIPER Weekend, la prima indagine italiana su bambini e genitori in Pronto Soccorso

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Promossa dal Gruppo Piper (Pain in Pediatric Emergency Room), l’iniziativa raggiungerà 29 ospedali della Penisola.

Rilevare il livello di attenzione e di assistenza erogata ai bambini che giungono con dolore al Pronto Soccorso; comprendere e, per la prima volta, dare voce alle esigenze dei piccoli pazienti e dei genitori che li accompagnano; fare cultura sull’importanza di un tempestivo trattamento antalgico fin dalla fase di triage. Questi gli obiettivi di PIPER Weekend, l’indagine che il 26 e 27 settembre verrà condotta nei 29 Pronto Soccorso di tutt’Italia, pediatrici e non, che aderiscono al Gruppo PIPER. Antonio Urbino, Direttore Pediatria d’Urgenza della Città della Salute di Torino, che partecipa all’iniziativa: “Ogni anno, il nostro Pronto Soccorso registra circa 50.000 accessi; il dolore è presente in 1 caso su 4”

mamma-bambinoTorino, 25 settembre 2015 – I bambini italiani ricevono cure antalgiche durante la permanenza in Pronto Soccorso? Il loro dolore viene misurato tramite le apposite scale validate? E quali impressioni hanno i genitori che li accompagnano? È quanto si chiede il Gruppo PIPER, da 5 anni attivo per migliorare la gestione del dolore pediatrico in emergenza e urgenza, a pochi mesi dalla pubblicazione delle raccomandazioni cliniche sul dolore nella fase di triage e sul dolore da procedura, frutto proprio del lavoro del Gruppo. Il 26 e 27 settembre, durante il “PIPER Weekend”, i 29 Pronto Soccorso aderenti a PIPER apriranno le porte alla prima indagine focalizzata sui bambini dimessi dai PS con codice verde e sui loro genitori, volta a rilevare quanto e come il dolore dei piccoli pazienti sia stato preso in carico, misurato e trattato. Tra questi, anche il Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. La survey, che ha il patrocinio del Ministero della Salute, della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) e dell’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) e il contributo incondizionato di Angelini, è la più ampia e sistematica finora condotta in Italia a tal fine.

“Al centro del lavoro dell’operatore sanitario devono esserci il bambino e la sua famiglia”, afferma Franca Benini, Responsabile del Centro Regionale veneto di Terapia antalgica e Cure palliative pediatriche, Dipartimento di Pediatria Università di Padova e Responsabile scientifico del Gruppo PIPER. “Per avere un’idea realistica della qualità dei servizi che forniamo, abbiamo deciso di dar voce proprio ai fruitori finali di questi servizi: bambini e genitori, che ci aiuteranno a capire come migliorare le cose. Poi sarà fondamentale sviluppare strategie efficaci tanto per i Pronto Soccorso pediatrici, quanto per quelli dell’adulto, perché dei 5 milioni di accessi annui al PS da parte di bambini, solo il 10% avviene in strutture prettamente pediatriche. PIPER Weekend ha visto l’adesione di tutti i centri del network PIPER e la piena collaborazione tra medici ed organizzatori dell’assistenza sanitaria, che hanno lavorato insieme per un obiettivo comune”.

“In passato ci si dimenticava del dolore per concentrarsi solo sulla patologia, oggi invece nei Pronto Soccorso pediatrici si presta un’attenzione crescente al problema”, dichiara Antonio Urbino, Direttore Pediatria d’Urgenza, Presidio ospedaliero Regina Margherita, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. “A questo proposito, non solo siamo entrati a far parte del network PIPER ma abbiamo anche uno specifico gruppo di lavoro all’interno del nostro PS. Con uno staff di 25 medici, tra chirurghi e pediatri, ogni anno registriamo fino a 50.000 accessi, il 25% dei quali interessati da dolore. Ci auguriamo che i risultati dell’indagine PIPER Weekend ci forniscano indicazioni utili a migliorare ulteriormente il nostro lavoro”.

Nei 29 Pronto Soccorso coinvolti, distribuiti in 26 città della Penisola, saranno allestiti specifici Info Point dove verranno condotte le interviste seguendo la traccia di due questionari declinati per adulti e per bambini. Ai genitori sarà, inoltre, distribuito materiale informativo sull’importanza della corretta valutazione del dolore, mentre i bambini riceveranno piccoli gadget (spille colorate, bolle di sapone). L’obiettivo è raccogliere circa 1.500 questionari, i cui dati saranno poi elaborati dall’Università La Sapienza e resi noti nei prossimi mesi.

fonte: ufficio stampa

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