L’Università di Padova è capofila del progetto europeo coordinato dalla prof.ssa Fiorella Calabrese
Padova, 13 luglio 2022 – Sono stati resi noti in questi giorni i progetti vincitori del bando TRANSCAN-3, cofinanziato dalla Commissione Europea, a supporto della ricerca collaborativa transnazionale in campo oncologico.
Il progetto ANEMONE, coordinato da Fiorella Calabrese, Professore ordinario di Anatomia Patologica del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Sanità Pubblica dell’Università di Padova, ha ottenuto un finanziamento di 1.200.000 € e vede coinvolte anche l’Università di Graz, Riga, Coimbra e Pisa.
“Il progetto – spiega la prof.ssa Fiorella Calabrese – nasce dagli incoraggianti risultati preliminari del nostro gruppo di ricerca sul mesotelioma pleurico, un tumore maligno legato all’esposizione di amianto, raro, con un’incidenza purtroppo in crescita, una prognosi infausta e pochissime opzioni terapeutiche”.
“Abbiamo dimostrato che alcuni “interruttori molecolari” (checkpoint immunitari) che regolano la risposta delle cellule immunitarie presenti nel microambiente tumorale giocano un ruolo importantissimo anche in questa neoplasia – spiega Calabrese – Negli ultimi anni l’immunoterapia basata sugli inibitori dei checkpoint immunitari come PD-1 e PD-L1 è risultata molto efficace nel trattamento di alcuni tumori prima incurabili, ma sembra funzionare solo in un limitato numero di pazienti”.
“La sfida di ANEMONE – sottolinea Calabrese – è proprio quella di comprendere quali fattori siano responsabili di questa variabilità di risposta. Questo sarà possibile grazie all’elevato profilo scientifico dei diversi partner del progetto, all’utilizzo delle più innovative analisi molecolari, di tecnologie di intelligenza artificiale applicata all’anatomia patologica ed alla radiologia, e di complesse analisi computazionali”.
“L’identificazione di marcatori predittivi di adeguata risposta all’immunoterapia consentirà di migliorare notevolmente le aspettative e la qualità di vita di questi pazienti affetti da una patologia che ad oggi ancora non lascia scampo”, conclude la prof.ssa Calabrese.