Dott. Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti: “Ottima notizia, incrementare questo tipo di prelievi”
Roma, 19 maggio 2022 – “La prima donazione a cuore fermo al Policlinico Umberto I di Roma è un’ottima notizia per tutta la Rete trapiantologica nazionale, che da oggi può contare su uno dei più importanti ospedali italiani anche per questo particolare tipo di prelievo di organi a scopo di trapianto”, così Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti.
“Oggi le donazioni a cuore fermo costituiscono meno del 5% dei prelievi di organi che vengono effettuati ogni anno nel nostro Paese e il loro incremento è uno dei principali obiettivi ai quali il Centro nazionale trapianti sta lavorando. Si tratta di percorsi di particolare complessità, che richiedono un grande lavoro clinico-organizzativo e tempi ancora più stretti di quelli richiesti per i trapianti da donatori deceduti per morte cerebrale, ma che portano a risultati ottimali in termini di qualità dei trapianti”.
“In Italia in questo momento abbiamo più di 8mila persone in lista d’attesa: far crescere il numero delle donazioni a cuore fermo significa poter contare su un numero di organi maggiore e quindi poter salvare ancora più vite. Congratulazioni al Policlinico Umberto I e al Centro regionale trapianti del Lazio per il traguardo raggiunto”, conclude Cardillo.