Paratiroidectomia in anestesia locale, Pisa all’avanguardia in Europa

Pisa, 14 maggio 2022 – L’Aou pisana si conferma all’avanguardia in Europa nel realizzare in anestesia locale la paratiroidectomia, cioè l’asportazione di una o più paratiroidi, le ghiandole situate nella guaina fibrosa che avvolge la tiroide.

Il prof. Gabriele Materazzi, direttore del Centro clinico endocrinochirurgico, e il dott. Rocco Rago, direttore del Centro multidisciplinare di ricovero breve, rispettivamente responsabili dell’aspetto chirurgico e di quello anestesiologico, hanno infatti operato in anestesia locale una paziente abruzzese che non avrebbe potuto sottoporsi a un’anestesia generale a causa di severe patologie polmonari.

Gabriele Materazzi e Rocco Rago

La signora era affetta da una grave forma di iperparatiroidismo primario, diagnosticato dalla dott.ssa Filomena Cetani, responsabile del percorso diagnostico-terapeutico delle malattie della paratiroide.

L’intervento chirurgico – cui ha collaborato anche il dott. Gianluca Frustaci – è stato eseguito in poco meno di trenta minuti, senza dolore per la paziente, che è rimasta cosciente tutto il tempo, parlando tranquillamente con medici e infermieri, grazie alla tecnica anestesiologica sviluppata dal dott. Rago sulla base di quella di Lo Gerfo-Diktoff.

Nel 2015 l’Aou pisana è stata la prima azienda azienda sanitaria in Italia, e tra le poche in Europa, a effettuare interventi di paratiroidectomia in day surgery, cioè senza ricoverare il paziente, che arriva al mattino e al pomeriggio può tornare a casa propria: tutto ciò ovviamente rispettando i più elevati standard di sicurezza. Anche la tecnica chirurgica che permette un approccio chirurgico mininvasivo è stata sviluppata a Pisa, alla fine degli anni ‘90, e poi adottata a livello internazionale.

Oltre a quelli endocrinochirurgici, il Centro multidisciplinare di ricovero breve ha ampliato la propria offerta di interventi chirurgici di elevata complessità a quelli di ambito urologico e radiologico interventistico. Del resto è una tendenza che si sta affermando a livello internazionale: in molti paesi avanzati paesi oltre il 50 per cento degli interventi chirurgici programmati vengono eseguiti evitando ai pazienti l’incomodo di passare una notte in ospedale.

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