Trieste, 4 marzo 2022 – Si è tenuto stamattina un primo incontro informale fra il direttore generale del “Burlo Garofolo”, Stefano Dorbolò e il prof. Massimo Zeviani, neo-nominato direttore scientifico dell’IRCCS Materno Infantile triestino, durante il quale è stata fatta una prima ricognizione della futura attività di ricerca del nosocomio.
Massimo Zeviani, professore di Neurologia, Fisiologia umana, Patologia generale a Padova, con una lunga e rinomata carriera internazionale, è stato nominato alla guida della ricerca e produzione scientifica del Burlo con decreto del ministero della Salute del 24 febbraio 2022.
Il nuovo direttore scientifico, che prenderà servizio a breve concordando il suo passaggio al Burlo con l’Università di Padova, sostituisce il prof. Fabio Barbone dimessosi a fine luglio 2020 per assumere la guida della taskforce regionale anti-Covid e il cui ruolo è stato coperto ad interim prima dal prof. Paolo Gasparini fino al 31 dicembre 2021 e nell’ultimo periodo dal professor Egidio Barbi.
“Ho appreso con grande piacere la notizia della nomina del nuovo direttore scientifico – dichiara il direttore generale dell’IRCCS triestino, Stefano Dorbolò – che ho incontrato in un primo cordiale colloquio. Al prof. Zeviani va l’augurio di un proficuo lavoro in un segmento di attività fondamentale per il nostro Istituto quale quello della ricerca e della produzione scientifica. Efficienza e impatto della produzione scientifica e della ricerca traslazionale, capacità di attrarre risorse, capacità di operare in rete e trasferimento tecnologico, valorizzazione dei ricercatori: sono questi gli obiettivi sfidanti che attendono il prof. Zeviani oltre al contributo che nell’immediato l’Istituto dovrà dare al disegno di legge per il riordino della disciplina degli Irccs. Ringrazio anche il prof. Gasparini e il prof. Barbi per aver garantito nei mesi passati la funzione vacante con competenza e professionalità”.
“È per me un grande onore – afferma il prof. Zeviani – accettare la nomina di nuovo direttore scientifico del prestigioso Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Burlo-Garofolo di Trieste, un’eccellenza italiana in campo pediatrico e della salute della donna. Il mio compito sarà dedicato alla valorizzazione delle risorse scientifiche interne dell’Istituto, ed eventualmente al reclutamento di scienziati di levatura internazionale, che sviluppino i programmi scientifici già esistenti, e ne introducano altri, essenzialmente basati sullo studio individuale dei pazienti e la loro caratterizzazione genetica, metabolica, clinica e strumentale, per poter condurre una diagnostica di precisione sulle diverse malattie e predisporre quindi una terapia individualizzata, razionale ed efficace”.
“Una particolare attenzione vorrei porre – continua il neodirettore scientifico del Burlo – sui nuovi strumenti a disposizione nell’ambito della terapia genica, della comprensione dei meccanismi molecolari che determinano la malattia, e sulla prevenzione di patologie genetiche mediante diagnosi ultraprecoci, senza trascurare, ovviamente, le attività scientifiche più tradizionali e le patologie comuni del bambino. Vorrei con entusiasmo e razionalità contribuire ad aumentare il prestigio scientifico dell’Istituto, attrarre nuove forze, specialmente giovani, per rafforzare la medicina scientifica traslazionale, dal laboratorio al letto del malato e viceversa, e aumentare il livello di eccellenza già alto che il Burlo gode in ambito nazionale e internazionale”.
“Fondamentale a questo scopo sarà sfruttare al meglio le occasioni di ricerca scientifica offerte dal PNRR e contribuire al consolidamento di reti collaborative sia con altri istituti pediatrici italiani e stranieri, sia con la ricchissima dotazione di competenze in scienze biologiche, mediche, genetiche, ma anche fisiche e biocomputazionali di cui Trieste e il suo territorio sono dotate. Il mio impegno su questi vari fronti – conclude Zeviani – sarà totale ed entusiasta, e inizierà per prima cosa nell’ascolto attento e umile delle esigenze e delle opinioni dei colleghi dell’Istituto di cui ho oggi il privilegio di cominciare a far parte”.