Roma, 24 febbraio 2022 – Un ospedale venuto dal futuro, tutto costruito intorno al cuore dei pazienti e innovativo non solo per le tecnologie e la struttura, ma soprattutto per il modello organizzativo dell’offerta di cura, unico nel nostro Paese e tra i pochi al mondo che strizza l’occhio alla sanità di domani.
È ‘CUORE’ (acronimo di Cardiovascular Unique Offer ReEngineered), un progetto completamente dedicato alle patologie cardiovascolari, che sorgerà nell’arco dei prossimi tre anni all’interno del campus dell’Università Cattolica-Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS di Roma, grazie alla partnership con Fondazione Roma, uno degli enti più importanti e attivi nel terzo settore, e l’Istituto Toniolo.
“‘CUORE’ sarà un centro costruito su misura e intorno alle persone dei pazienti che offrirà non solo assistenza clinica e chirurgica di altissimo livello, ma anche umana condivisione e partecipazione alla sofferenza, rappresentando inoltre una palestra di formazione per tanti specializzandi e giovani medici afferma l’avv. Carlo Fratta Pasini, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Sarà pure un importante centro di ricerca in medicina cardiovascolare, grazie alle expertise che lo popoleranno e ai grandi numeri di pazienti che transiteranno presso gli ambulatori e i reparti di questo centro dalla concezione innovativa. Una sintesi dell’anima clinica, universitaria e spirituale rappresentate, rispettivamente, dalla Fondazione Policlinico Gemelli, dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo che durante i suoi 100 anni di vita ne ha sempre ispirato e garantito le scelte strategiche e culturali, oltre che degli indirizzi ideali e formativi”.
“Nel modello assistenziale attuale – ricorda il prof. Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Ordinario di Chirurgia cardiaca all’Università Cattolica, campus di Roma – il paziente viene curato per ‘prestazioni’ che, come tali, vengono erogate e valorizzate economicamente per curare la malattia cardiaca. Questo sistema, sebbene abbia contribuito negli ultimi decenni ad un indiscusso progresso delle cure con competenze specifiche, conducendo ad una medicina ‘super specialistica’, può portare, purtroppo, ad una frammentazione delle cure con il rischio di una perdita dell’efficienza e dell’efficacia curativa; in pratica si cura la malattia ma non il malato”.
“Per questo – prosegue il prof. Massetti – abbiamo deciso di progettare una nuova struttura, disegnata su un modello sanitario innovativo, definito value-based, che mette al centro il malato nella qualità delle cure in tutte le fasi del ricovero ospedaliero. Con ‘CUORE’, il modello delle cure cambia il paradigma, grazie ad un’organizzazione centrata sul paziente e il suo problema di salute, anziché sulle diverse prestazioni. Questa sarà un’innovazione unica nella sanità del nostro Paese, un modello replicabile che possa rappresentare una nuova pagina del progresso nel campo delle cure cardiovascolari. Le tecnologie più innovative, insieme alle migliori competenze specialistiche, ruoteranno intorno al paziente che sarà curato seguendo un percorso clinico-assistenziale condiviso e inspirato alle linee guida internazionali”.
“Un altro aspetto che ha ispirato CUORE è quello della sostenibilità, intesa sia in termini economici, che strutturali. La palazzina che lo ospiterà sarà un edificio green, ecosostenibile, immerso nella natura e dalle linee architettoniche fluide ed eleganti, perché anche la bellezza degli ambienti dà un importante contribuito al benessere psico-fisico del paziente e di chi ci lavora – continua Massetti – Sarà insomma un hotel a 5 stelle aperto a tutti i pazienti, sia a quelli che arrivano dal nostro pronto soccorso (uno dei più grandi d’Italia, con oltre 100 mila accessi l’anno), sia a quelli inviati da altri ospedali, numerosi del Centro-Sud Italia. Una parte molto innovativa di questo progetto saranno le tecnologie digitali al servizio della diagnostica e della comunicazione, con le quali si allestirà un servizio di telemedicina in grado di assistere i pazienti a distanza, realizzando quello che oggi sembra impossibile: un ospedale che cura senza spazio, né tempo…”.
“Una volta a regime – conclude il prof. Massetti – CUORE garantirà un’attività di tutto rilievo. Le nostre previsioni di minima sono di effettuare ogni anno duemila angioplastiche, 400 procedure transcatetere su valvole e vizi congeniti, 150 angioplastiche carotidee o periferiche, 4mila coronarografie/cateterismi cardiaci, 800 impianti di device, 200 sostituzioni di pacemaker e loop recorder, 800 studi elettrofisiologici (con eventuali ablazioni), mille interventi cardiochirurgici, 350 interventi di chirurgia vascolare open e 200 endovascolari”.