Roma, 24 gennaio 2022 – Allarme sanità: nel 2020 oltre 1,3 milioni ricoveri anche urgenti in meno rispetto il 2019, spesso con gravi ricadute sulla vita delle persone; per la Specialistica ambulatoriale meno 144,5 milioni di prestazioni, compresi gli screening oncologici, cioè meno controlli su possibili tumori e meno chemioterapie (!!)
Questa è la super-sintesi del Rapporto Corte dei Conti 2021 della Sanità in area non-Covid.
Qual è la causa delle cause di questo disastro? Eccola: la Sanità Italiana dal 2012 in poi è stata massacrata da amputazioni incoscienti, ad opera dei Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni (37 mld in meno !!). In queste condizioni di impoverimento progressivo, si è affrontato lo tsunami della pandemia.
Tutto ciò sarebbe accaduto se il SSN italiano non fosse stato devastato? Di certo no. I tagli dal 2012 in poi infatti ci hanno ridotto così (sempre dal Rapporto citato):
- i posti letto ospedalieri per 100 mila abitanti sono molto meno della media europea (314 vs 500);
- per terapia intensiva abbiamo (forse) 14 PL su 100mila abitanti, la Germania più del doppio (33);
- le strutture territoriali sono state cancellate;
- gli infermieri sono 7 ogni 1.000 abitanti, 11 in Francia e 13 in Germania; e così i medici un terzo in meno;
- la spesa sanitaria annua per abitante è (Eurostat) in Italia 2.500 euro, contro 5.100 di Svizzera, 4.100 di Germania e 3.800 di Francia e UK.
E Speranza che fa e che ha fatto per colmare il baratro? A parte qualche fondo per recupero prestazioni perse e un modesto finanziamento nel PNRR, nell’ultimo NADEF (Nota Aggiornamento Documento Economia e Finanza)… taglia dal 2023!
Se avessimo lo stesso finanziamento della media europea, ci scorderemmo la litania isterica dei Tg sui pochi posti letto pieni (peraltro occupati in media al 24% – https://www.agenas.gov.it/covid19/web/index.php).
E soprattutto le Regioni in giallo, arancione, rosso e il (a questo punto voluto?) collasso economico italiano.
Ma questo, dorme sempre? Speranza, dimettiti!