Milano, 25 settembre 2021 – L’ Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino sono primi in Italia nelle rispettive specialità nella classifica “World’s Best Specialised Hospitals”, pubblicata dal prestigioso settimanale Newsweek. A livello mondiale IEO è il numero 10 in oncologia, il Monzino il numero 17 in cardiologia e 21 in chirurgia cardiaca.
L’iniziativa di Newsweek, quest’anno alla sua seconda edizione, nasce dall’esigenza di aiutare ad orientare correttamente la popolazione in una sanità globale, con l’obiettivo specifico di indicare quali ospedali offrono il più alto standard di cura a livello internazionale. Nella classifica appaiono i top 250 per oncologia e cardiologia, i top 150 per chirurgia cardiaca e pediatria e i top 150 in altre 6 specialità.
“Ieo e Monzino sono primi in Italia per il secondo anno consecutivo e hanno guadagnato posizioni a livello mondiale – dichiara Mauro Melis, Amministratore Delegato dei due istituti – Siamo orgogliosi dello standing internazionale che abbiamo raggiunto e consolidato nei due anni più critici per la sanità mondiale degli ultimi decenni. Il Covid-19 non solo ha sfidato la tenuta dei nostri sistemi sanitari, ma ha aperto nuovi scenari di ricerca e di trattamento delle patologie non-covid, che stanno modificando il rapporto dei pazienti con l’ospedale. La classifica Newsweek dimostra che IEO e Monzino sono in prima linea in questo processo di innovazione”.
Nel 2020 e 2021 Ieo e Monzino sono stati un punto di riferimento stabile per i malati oncologici e cardiologici, in grado di contrastare la paura di essere abbandonati da una medicina impegnata al 100% a combattere la pandemia. Per tutelare i propri pazienti e continuare ad offrire le cure allo stesso livello di eccellenza pre-covid, gli ospedali hanno aderito al programma regionale lombardo e si sono riorganizzati come “hub specialistici”, ottenendo di limitare al massimo le infezioni di pazienti e personale e garantire la continuità degli alti standard di assistenza.
Nel frattempo i processi di ricerca e sviluppo in entrambi i centri non si sono fermati. IEO ha raggiunto nel 2020 il più alto numero di pubblicazioni, 730, con un valore di Impact Factor mai ottenuto prima, oltre 5.260 punti. Parallelamente anche l’impegno nell’innovazione e nell’aggiornamento tecnologico ha mantenuto il passo in tutte le aree: dalla diagnostica, potenziata con nuove TAC e TAC-PET, ad una nuova Anatomia Patologica, alla ricerca, dove sono state create nuove infrastrutture riconvertendo alcuni laboratori agli studi Covid, fino alla terapia, che presto si avvarrà delle terapie cellulari con CAR-T e, entro due anni, dei protoni.
Il Monzino, che celebra quest’anno il suo quarantesimo anniversario, ha registrato nel 2020 allo stesso modo una produzione scientifica da record con 327 pubblicazioni e un impact factor pari a 2065. Alcune di queste ricerche hanno implicazioni cliniche nel breve termine, dettando, ad esempio, nuovi standard nella diagnostica per immagini cardiologica.
Altro esempio sono gli studi sulla coagulazione, il processo alla base delle trombosi, che riguarda anche il legame fra vaccini anticovid e danni al cuore. Dal punto di vista tecnologico con l’arrivo della seconda macchina per la risonanza magnetica cardiaca e della nuova TAC cardiovascolare basata su l’intelligenza artificiale, il Dipartimento di Imaging Cardiovascolare del Monzino si è collocato tra i top players a livello internazionale, oltre che fra i più avanzati in Italia.