Roma, 28 giugno 2021 – Lo scorso 17 giugno era giunta al pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, una bambina di 9 anni con un attacco ischemico cerebrale a seguito di un’infezione da SARS-CoV-2.
La bambina mentre giocava in un centro estivo, era divenuta improvvisamente sonnolenta e all’arrivo in pronto soccorso non riusciva più a parlare. Grazie all’intervento multidisciplinare dei medici del pronto soccorso pediatrico, della terapia intensiva pediatrica, della strokeunit e della radiologia del DEA, la piccola degente è stata prontamente trattata con farmaci fibrinolitici avviandosi così verso un rapido miglioramento. Ora ha ricominciato a parlare e non ha esiti neurologici.
“Una storia che poteva concludersi con un esito infausto – commenta Fabrizio d’Alba, direttore generale dell’Umberto I – che oggi siamo qui a raccontare per sottolineare la professionalità e bravura di medici e operatori sanitari capaci di attivare secondo i tempi strettissimi dettati dall’emergenza, quella catena di professionalità e competenze che fanno la differenza, e in casi drammatici ed improvvisi come questo salvano vite umane. Un’eccezionalità che presso il nostro Policlinico è quotidianità, come confermato anche dal grande lavoro e impegno che tutti hanno garantito durante la pandemia da Covid”.