Mal di testa provocato dalla cervicale. Al Policlinico San Matteo si cura con la lipostruttura

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Dott. Paolo Gaetani – Neurochirurgo Policlinico “San Matteo” di Pavia

Ne soffre il 25% della popolazione (Fonte Antonaci F, Curr.Neurol.Neurosci.Rep. 2011). È il mal di testa provocato dalla contrattura cronica della muscolatura cervicale, una delle patologie più diffuse in assoluto in Italia e nel mondo. Ora, grazie a un intervento di chirurgia plastica è possibile curarlo con effetti positivi e senza rischi per lunghi periodi.

Al San Matteo di Pavia il neurochirurgo Paolo Gaetani, con la collaborazione del chirurgo plastico Andrea Scotti Foglieni, utilizza la tecnica della lipostruttura per curare questa malattia in alcuni casi particolari. I criteri per arrivare a questo intervento, infatti, sono l’esclusione di patologie congenite o degenerative della colonna cervicale e il fallimento di tutti i trattamenti farmacologici e conservativi compresa la fisioterapia.

La tecnica è la stessa utilizzata per le gravi ustioni e consiste nel prelievo indolore di una piccola quantità di tessuto adiposo preso dall’addome o dai fianchi, opportunamente centrifugato per separare la frazione stromale, cioè la parte ricca di cellule adatte a disinfiammare. In pratica, attraverso questa operazione, vengono eliminate le sostanze del grasso inermi e inutili.

Per intervenire sul dolore si utilizza un ago che inietta la quantità necessaria, che varia a seconda del paziente, dove il nervo occipitale diventa superficiale. L’intervento dura circa venti minuti, l’anestesia è locale e si resta in ospedale poche ore in osservazione. Il paziente può tornare a casa il giorno stesso. I disturbi scompaiono dopo circa una settimana, ma è necessario eseguire una rieducazione posturale attraverso una fisioterapia specifica.

La tecnica è stata illustrata in uno studio clinico pubblicato su Headache, la rivista ufficiale dell’American Headache Society, nel Vol.53 del 2013, il cui primo autore è lo stesso dott. Gaetani.

Lo studio riporta i risultati ottenuti nel trattamento di 24 pazienti, seguiti poi dai sei mesi ai due anni. Risultati: il 79% di chi ha subito il trattamento ha avuto una ottima risposta con riduzione significativa del dolore: sono state utilizzate come scale di valutazione la VAS (valutazione dell’intensità del dolore), la Headacahe Disability Index (HDI), e la Neck Pain Disability Index (NDI). Tutti i punteggi delle scale di disabilità sono risultati ridotti significativamente (> 35%) a 3 e 6 mesi dopo il trattamento. Inoltre, anche le giornate perdute in ambito lavorativo, quelle di ridotta attività quotidiana, quelle di cefalea e le giornate nelle quali è stato necessario assumere farmaci sono risultate significativamente ridotte al follow-up di 6 mesi.

I vantaggi dell’utilizzo di questa tecnica sono: un intervento poco invasivo, zero effetti collaterali, costi ospedalieri e per il paziente ridotti drasticamente rispetto ad altre tecniche utilizzate per lo stesso problema (es. Tossina botulinica, neurostimolatore, etc.).
L’intervento può essere fatto utilizzando il sistema sanitario nazionale attraverso la richiesta fatta da uno specialista in regime di day hospital.

fonte: ufficio stampa

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