Roma, 11 gennaio 2021 – “Il Lazio sicuramente rischia ‘l’arancione’, quanto ad un eventuale ingresso in zona ‘rossa’ non possiamo escluderlo. In questo momento c’è un plateau lievemente in ascesa e abbiamo un aumento del numero dei ricoveri, per cui potrebbe anche accadere”. Risponde così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall’agenzia Dire.
“Questa sarà la settimana decisiva – ha proseguito Magi – perché vedremo concretamente i risultati delle prime giornate di vacanza: se non ci siamo comportati bene, e questa è la mia preoccupazione, avremo un innalzamento della curva dei contagi. Speriamo di riuscire a mantenere un limite che ci permetta di non mettere in crisi il Servizio sanitario nazionale”. Quanto alle terapie intensive, secondo Magi “tutto sommato stanno reggendo”, ma il punto è cercare “di evitare di arrivare alla stessa situazione del mese di novembre. Per questo dobbiamo leggere i dati in prospettiva”.
Se nel giro di un mese le regioni dovessero poi risultare tutte arancioni o rosse, per il presidente dell’Ordine dei medici di Roma “non c’è altra scelta se non il lockdown: questa – ha sottolineato – è l’unica soluzione che ci ha permesso, anche nella prima fase, di risolvere la situazione. Non dimentichiamo che per le feste natalizie c’è stata nuovamente una certa migrazione nord-sud e sud-nord, per cui abbiamo di nuovo mischiato le carte. Speriamo bene”.
“Non posso che essere d’accordo con gli studenti, che chiedono giustamente un rientro a scuola in sicurezza, in un momento in cui i contagi stanno peraltro aumentando”, commenta così Magi interpellato in merito alla mobilitazione degli studenti di oltre cento istituti scolastici di Roma e del Lazio, in corso oggi.
“Questo è un problema che va tenuto in considerazione – ha proseguito Magi – per quanto mi riguarda, finché non avremo una curva dei contagi che ci dia un’indicazione ben chiara, avrei rimandato l’apertura delle scuole a febbraio”. Secondo Magi, gli studenti sono “i primi a voler essere sicuri e a voler stare tranquilli, quindi è giusto che chiedano certezze”. Per il presidente dell’OMCeO Roma “in alcune scuole del Lazio la sicurezza è garantita, mentre in altre meno”, quindi è necessario “eliminare le disuguaglianze e rendere la situazione omogenea. Non possono esserci – ha sottolineato – diversi sistemi di organizzazione tra istituto e istituto e tra territorio e territorio”. Magi è tornato infine a ribadire che il problema ‘sicurezza’ non riguarda solo “quello che accade dentro le scuole, ma anche e soprattutto quello che ruota fuori, in primis con i mezzo di trasporto”.
(fonte: Agenzia Dire)