Parto cesareo determina disbiosi, SIPPS: “Può causare malattie allergiche, autoimmuni e metaboliche”

Roma, 7 dicembre 2020 – “Se si sballa il microbiota nella prima epoca di vita, si modifica il sistema immunitario, e un bambino con una disbiosi è predisposto a malattie allergiche, autoimmuni e metaboliche. Nascere da parto cesareo è la prima condizione che determina l’alterazione del microbiota intestinale, perché non c’è il passaggio attraverso il canale vaginale e il bimbo non eredita la componente microbica dalla mamma. Purtroppo siamo il Paese con il più alto ricorso al parto cesareo con una media del 38%, e in Campania si arriva addirittura al 60%”.

Lo dichiara Vito Leonardo Miniello, vicepresidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) e docente di Nutrizione infantile all’Università di Bari, al 32° Congresso nazionale della Sipps in programma fino all’8 dicembre sulla piattaforma digitale Health Polis.

“Il microbiota intestinale – spiega l’esperto – è l’organo fragile, un organo batterico con capacità e funzioni metaboliche immunitarie che sono determinanti per programmare il futuro biologico di un individuo, specialmente nelle prime epoche di vita. Si costituisce nel momento della nascita, quando un numero esorbitante di microrganismi batterici colonizza la cute e le cavità comunicanti con l’esterno”.

“Possiamo modulare il microbiota intestinale attraverso i biomodulatori con probiotici, prebiotici e postbiotici. Attraverso questi si può ottimizzare il microbiota, ma non normalizzarlo, perché la strada della scienza è ancora in salita, anche se abbiamo fatto passi da gigante”, conclude Miniello.

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