Prof. Ruggero De Maria: “Diagnostica e terapia dei tumori hanno raggiunto un grado di complessità inimmaginabile fino a pochi anni fa che il MTB è chiamato ad affrontare”. Prof. Gennaro Ciliberto: “L’impatto atteso su sopravvivenza e qualità della vita derivante dall’utilizzo di tecnologie avanzate per la caratterizzazione delle alterazioni molecolari dei tumori, è enorme”
Roma, 3 dicembre 2020 – Sarà presto distribuito ai ventisette IRCCS aderenti ad Alleanza Contro il Cancro (la Rete Oncologica Nazionale fondata dal Ministero della Salute) e ai principali stakeholders della sanità italiana, il volume contenente le linee guida per la costituzione dei Molecular Tumor Board, organismi pensati per valutare ed interpretare l’esito di test molecolari complessi, volti all’identificazione, nei tumori dei pazienti o in biopsie liquide, di alterazioni molecolari di varia natura che permettano di predire la vulnerabilità a terapie bersaglio molecolare ovvero a immunoterapie.
Un’interpretazione, quella dei MTB, mirata a raccomandare terapie al di fuori degli standard ma già approvate per altre indicazioni o in via di sviluppo clinico, per pazienti che abbiano esaurito le linee standard di terapia per la propria malattia.
La necessità di una codifica dei MTB è iscritta nel Documento di consenso sullo sviluppo e la organizzazione dell’Oncologia Mutazionale in Italia presentato al recente Annual Meeting della Rete. Preparato assieme ad AIOM e sottoscritto da Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica, ReS – Fondazione Ricerca e Salute, Periplo, Cipomo, Cittadinanzattiva e Fondazione per la Medicina Personalizzata, il Documento descrive lo storico cambio di paradigma nell’approccio alla cura dei tumori introducendo un cambiamento culturale con effetti significativi sia sulla salute dei pazienti, sia sull’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
“Il MTB ha il compito di affrontare la complessità dei profondi cambiamenti che l’innovazione tecnologica sta causando nell’approccio al paziente oncologico – spiega il prof. Ruggero De Maria, presidente di ACC – Diagnostica e terapia dei tumori hanno raggiunto un grado di complessità inimmaginabile fino a pochi anni fa. Basti pensare, per citare un esempio, che l’interpretazione delle analisi omiche necessita del supporto dei biologi molecolari e dei bioinformatici, nuove figure che contribuiranno, assieme agli altri medici specialisti, alla scelta delle terapie da effettuare nei pazienti con tumori avanzati nelle consuete riunioni dei gruppi interdisciplinari”.
Secondo il prof. Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico dell’IRCCS Regina Elena di Roma (associato ACC), coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto le linee guida, “l’impatto atteso su sopravvivenza e qualità della vita dei pazienti oncologici derivante dall’utilizzo di tecnologie avanzate per la caratterizzazione delle alterazioni molecolari dei tumori e della disponibilità di un numero crescente di terapie bersaglio e immunoterapie, è enorme. I MTB hanno grandi responsabilità nell’assicurare decisioni rigorose, standardizzate e la generazione di dati affidabili. Alleanza Contro il Cancro ha raccolto la sfida generando queste linee guida che definiscono i numerosi aspetti che caratterizzano la vita di un MTB”.
“L’auspicio – ha concluso Ciliberto – è che i MTB di singole istituzioni qualificate possano lavorare in reti regionali e nazionali per generare dati di real world evidence assicurando uniformemente e senza disuguaglianze ai pazienti oncologici sul territorio nazionale, elevati standard diagnostici e terapeutici”.