Arezzo, 10 ottobre 2020 – Il Servizio di Salute Mentale di Arezzo ha una tradizione di innovazione e attenzione ai problemi della salute mentale e con questa giornata vogliamo ribadire quanto sia importante abbattere i muri che ancora circondano le patologie psichiatriche.
La giornata della salute mentale è stata istituita nel 1992 dalla Federazione mondiale per la salute mentale (WFMH) insieme all’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo l’OMS, quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale.
Sabato 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale 2020, anno in cui il benessere psicologico di adulti e bambini di tutto il mondo è stato messo a dura prova nell’anno del Coronavirus.
L’edizione 2020 ha come tema “Salute mentale per Tutti, maggiori investimenti migliore accesso. Per tutti, ovunque”. L’obiettivo è quello di sottolineare l’importanza di politiche sanitarie e azioni finalizzate a promuovere una migliore salute mentale a livello globale.
“In questo periodo di Pandemia – dichiara il dott. Michele Travi direttore della UOC (Unità Operativa Complessa) di Psichiatria per la provincia di Arezzo – abbiamo continuato ad assistere i nostri pazienti regolarmente. Abbiamo attivato anche nuove modalità di incontri come le Televisite o anche le sedute di Telepsicoterapia. Complessivamente ritengo che la struttura di Psichiatria abbia risposto bene all’emergenza, ma è chiaro che in questo delicato settore emergenza Covid, l’isolamento e le tante restrizioni dovute hanno inciso in maniera significativa sulle persone più fragili.
La Giornata Mondiale della Salute Mentale, ci serve anche per rilanciare i temi di questo settore che coinvolge molte più persone di quello che possiamo immaginare. Il numero di coloro che si rivolgono al nostro servizio ogni anno aumenta di 700 unità.
Ad oggi sono oltre 2.000 coloro che stabilmente vengono seguiti dal nostro team. Si va dalle patologie più comuni e diffuse che sono quelle definite disturbi depressivi (un ambito molto ampio), per passare dai disturbi bipolari, alle psicosi e allo spettro autistico.
In particolare in questa giornata abbiamo aderito ai progetti che ci ha proposto la Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) ed abbiamo acceso l’attenzione al mondo femminile. Il San Donato fa parte del network di ospedali “Bollini Rosa” e questo cui ha spinto ad approfondire i temi delle donne che soffrono di disturbi psichici. In particolare abbiamo parlato e studiato più a fondo gli effetti della menopausa a livello psicologico e come questo cambiamento incide nella vita delle donne e delle pazienti.
Il Servizio di Salute Mentale di Arezzo, prosegue il dott. Travi, ha una tradizione di innovazione e attenzione ai problemi della salute mentale e con questa giornata vogliamo ribadire quanto sia importante abbattere i muri che ancora circondano le patologie psichiatriche.
La strada maestra è la corretta informazione e la cura attraverso servizi di prossimità e di comunità che mettano sempre al centro il paziente come persona.
Le patologie psichiatriche sono molto complesse e segnano profondamente la vita delle persone e delle famiglie è fondamentale, quindi, che il sistema sanitario sappia interpretare correttamente il proprio ruolo. Secondo uno studio dell’ISS un italiano su 10, over 50 ha sintomi depressivi, soprattutto sono donne e di queste poco più della metà ricorre all’aiuto di qualcuno e soprattutto degli specialisti.
Ecco, conclude Travi, noi con questa giornata vogliamo rilanciare la nostra disponibilità e quella del servizio dalla Salute Mentale e lanciare l’appello alla comunità perché chi ne ha bisogno si faccia avanti”, conclude il dott. Travi.