Ferrara, 8 ottobre 2020 – Come comunicato oggi dalla Regione Emilia-Romagna, anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara è destinataria di una parte dei 44 milioni di euro (esattamente 2 milioni e 186 mila euro) destinata all’assistenza ospedaliera, distrettuale e alla prevenzione collettiva.
Ecco i progetti finanziati all’ospedale di Cona.
Cura delle persone affette da talassemia (1,5 milioni di euro). Questi fondi serviranno per la gestione dei servizi sanitari offerti ai pazienti talassemici in cura al S. Anna. In particolare verranno utilizzati per le prestazioni di laboratorio (analisi mirate e specifiche), per il personale altamente specializzato e per i dispositivi medici. Il contributo arriva sul territorio ferrarese per la forte presenza di persone affette da talassemia.
Riabilitazione per le cerebrolesioni gravi (300mila euro). In merito al finanziamento regionale per le funzioni Hub di rilievo regionale, le risorse assegnate al S. Anna per la riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite sono destinate alle attività di gestione, implementazione e manutenzione del Registro Regionale Gravi Cerebrolesioni all’interno della rete GRACER, di cui l’Unità Gravi Cerebrolesioni (UGC) di Ferrara rappresenta il centro Hub di riferimento regionale.
I pazienti con grave cerebrolesione acquisita presentano infatti fabbisogni riabilitativi di particolare complessità, con la necessità di percorsi di cura lunghi ed articolati. Per questo la Regione Emilia – Romagna ha istituito, dal 2004, la Rete GRACER, che rappresenta un sistema a rete integrata di servizi, con la finalità di garantire interventi riabilitativi adeguati per tutte le persone affette da grave cerebrolesione acquisita che risiedono nel territorio regionale o che sono ricoverate in strutture sanitarie della Regione Emilia-Romagna.
Il Registro regionale, con sede nell’UGC del S. Anna, raccoglie i dati sull’incidenza delle gravi cerebrolesioni acquisite a livello regionale, sul fabbisogno riabilitativo ed assistenziale delle persone con GCA, sui percorsi di cura e sugli esiti, monitorando le attività svolte dalla rete GRACER.
Trattamento delle patologie severe del sistema venoso e linfatico (200mila euro). Il centro regionale di riferimento per le malattie venose e linfatiche è stato istituito dalla Regione presso la Azienda S. Anna nel luglio 2018 ed è diretto dal prof. Paolo Zamboni. Si occupa delle manifestazioni più gravi ed invalidanti che colpiscono questi due apparati. Il finanziamento ottenuto potrà implementare attività di sperimentazione clinica di punta erogate dal centro, che includono le terapie cellulari, sistemi diagnostici mini-invasivi per lo studio del drenaggio cerebrale e l’utilizzo di tecniche di attività motorie adattate per le gravi disabilità vascolari.
Sistema informativo malattie rare (180mila euro). Il finanziamento annuale assegnato dalla Regione Emilia – Romagna all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara relativo al sistema informativo per le Malattie Rare viene utilizzato per le attività del Registro regionale delle malattie rare, per le attività del Registro IMER (Indagine sulle Malformazioni Congenite in Emilia-Romagna) e per le risorse correlate alla manutenzione di tali Registri. I fondi vengono inoltre impiegati per l’organizzazione di eventi formativi sulle malattie rare. Si ricorda che questo Sistema Informativo è stato attivato nella Regione nell’anno 2007 ed è condiviso con altre Regioni italiane.
Adesione al Registro dei nati pretermine nazionale ed internazionale “Vermont Oxford Network” (6.750 euro). Dal momento che i Network neonatali su nati pretermine rappresentano strumenti chiave per la ricerca scientifica, per la valutazione delle procedure assistenziali e degli esiti, la Regione finanzia il Registro dei nati pretermine, anche in una logica di confronto fra aree e singoli centri (in Italia e nel mondo) al fine di promuovere interventi per il miglioramento delle cure in questa categoria di pazienti nelle T.I.N. (Terapie Intensive Neonatali) dell’Emilia-Romagna.
Dal 2007 tutte le TIN regionali hanno aderito al VON (Vermont-Oxford Network), pertanto l’Emilia-Romagna è l’unica ad avere i dati completi di tutti i centri di terzo livello nella gestione dei nati pretermine e da alcuni anni sovvenziona l’iscrizione al registro.