Trieste, 23 settembre 2020 – Una trappola geografica e climatica: questa è la Valle del Po, specie nelle aree di Codogno e Vo’. Ma non solo, a rendere il nostro paese fra i primi colpiti dalla pandemia, con più violenza e rapidità che altrove, ci sono anche altri fattori: la rete capillare di autostrade nell’area padana, l’alta percentuale di pendolarismo degli abitanti di queste zone, il tasso di inquinamento atmosferico, e non ultima, l’altissima densità abitativa di Veneto e Lombardia.
“Why Italy first?” lo studio dell’Università di Trieste pubblicato sulla rivista Sustainability, ha esaminato i motivi della vulnerabilità italiana alla prima ondata della pandemia di Covid-19. Comprendere questi meccanismi è infatti è fondamentale per scongiurare una seconda ondata. Il team che ha condotto la ricerca ne parlerà venerdì 25 settembre a Trieste Next.
Trieste Next è la manifestazione di divulgazione scientifica e tecnologica (completamente gratuita) che si terrà a Trieste da venerdì 25 a domenica 27 settembre 2020. Quest’anno è la nona edizione del festival, e il titolo è “Science for the Planet. 100 proposte per la vita che verrà”. Una serie di eventi e conferenze che indaga gli scenari scientifico-tecnologici che la nostra società dovrà affrontare soprattutto dopo e durante l’emergenza Covid-19.