Il team di ricerca è guidato dal prof. Paolo Mulatero, docente dell’Ateneo torinese. È la prima volta che un gruppo italiano di Torino ha un ruolo di leader nella stesura di linee guida internazionali nell’ipertensione arteriosa
Torino, 16 luglio 2020 – Torino è stata scelta per stilare le linee guida europee sulla diagnosi e terapia dell’ipertensione arteriosa dovuta all’iperaldosteronismo primitivo. Le linee guida sono coordinate dal team torinese guidato dal prof. Paolo Mulatero, docente di Medicina interna all’Università di Torino.
Il gruppo opera all’interno del Centro di Eccellenza Europeo per la Diagnosi e la Terapia dell’Ipertensione Arteriosa della Società Europea di Ipertensione, diretto dal prof. Franco Veglio dell’Università di Torino e attivo presso la Città della Salute e della Scienza di Torino.
È la prima volta che un gruppo italiano di Torino assume ruolo di leader nella stesura di linee guida internazionali. Due recenti pubblicazioni sulla prestigiosa rivista Journal of Hypertension lo testimoniano.
Se il 30% della popolazione mondiale è affetta da ipertensione arteriosa, il 10% della popolazione ipertesa è affetta da iperaldosteronismo primitivo, una malattia endocrina che interessa le ghiandole surrenali. L’iperaldosteronismo primitivo è caratterizzato da un eccesso di aldosterone e da una renina soppressa che determinano un riassorbimento di sodio e una perdita di potassio e conseguente ipertensione arteriosa. L’iperaldosteronismo primitivo determina generalmente un’ipertensione resistente ai farmaci, un’elevata incidenza di ictus, scompenso cardiaco, infarto ed insufficienza renale.
Le nuove linee guida europee forniscono ai medici le indicazioni per una corretta diagnosi ed una appropriata terapia chirurgica o farmacologica per questo tipo di pazienti ipertesi.