L’Italia non è unita nell’offerta vaccinale, con rischi diversi per la salute lungo lo Stivale

loghi-cattolica+osservasalute

Presentato oggi il I Report “Prevenzione vaccinale” di Osservasalute, con cui prende il via Progetto “Prevenzione Italia. Prevenzione come garanzia di sostenibilità e sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale”

IMG_20150619_114746Roma, 19 giugno 2015 – L’Italia non è unita nell’offerta vaccinale, con la conseguenza di rischi differenti per la salute della popolazione pediatrica e adulta a seconda delle Regioni in cui si vive. Si registra, infatti, una certa disomogeneità territoriale nell’offerta vaccinale, mentre non si uniforma ancora all’orientamento prevalente negli Stati Europei il passaggio dall’obbligatorietà alla raccomandazione delle vaccinazioni Regione per Regione, circostanza che rende necessario un supplemento di formazione degli operatori sanitari, qualità delle informazioni sui vaccini, adeguate modalità di comunicazione ai cittadini e sistemi di monitoraggio. Ma non ci sono solo ombre: infatti si riducono negli anni i casi di notifica – e dunque ci si ammala di meno – della maggior parte delle malattie prevenibili con le vaccinazioni (per esempio Morbillo ed Epatite B) e si va sempre più diffondendo il valore economico-etico-sociale delle vaccinazioni.

Ma c’è però molta strada da percorrere per ottenere il massimo dei benefici dalla prevenzione offerta dai vaccini oggi disponibili, sia nel lungo e medio periodo per la popolazione pediatrica, sia nel breve termine per la popolazione adulta e soprattutto anziana, da coinvolgere maggiormente nelle campagne vaccinali.

Sono questi in sintesi i principali dati che emergono dal I Report “Prevenzione vaccinale” pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane – diretto dal Professor Walter Ricciardi – con sede presso l’Università Cattolica di Roma, con il sostegno incondizionato delle aziende farmaceutiche Crucell, Glaxo Smith Kline, Pfizer e Sanofi Pasteur MSD.

Il Report, presentato oggi presso il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma, rientra nell’ambito del Progetto “Prevenzione Italia. Prevenzione come garanzia di sostenibilità e sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale”, che prevede la pubblicazione di una serie di Report tematici – su argomenti di interesse in Sanità Pubblica, con taglio sia epidemiologico che valutativo-economico sugli aspetti di efficacia, costo-efficacia, impatto sulle risorse a disposizione e fattibilità organizzativa – che nel loro insieme andranno a costituire un Atlante sullo stato dell’arte della prevenzione in Italia.

Di seguito due documenti di approfondimento:

La fotografia dell’Italia dei vaccini

Tabelle Report Prevenzione Vaccinale 2015 DEF

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...