Sanità post pandemia, FISMU chiede al Ministro Speranza un processo di modernizzazione del SSN

Roma, 9 giugno 2020 – Basta ricette cartacee, stop alla burocrazia inutile, dematerializzare certificazioni e le prescrizioni di tutti i farmaci. La pandemia da Covid-19 impone di entrare urgentemente in una sanità moderna, efficace, e che risponda alla nuove domande di salute, prioritario restituire gli ambulatori dei medici di medicina generale alla loro principale missione: la cura delle persone. Queste le proposte al ministro della Salute, Roberto Speranza e ai presidenti delle Regioni da parte della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU.

FISMU, in tal senso, crede sia necessaria una alleanza tra tutti i professionisti che operano nel SSN e guarda con interesse al modello Molise, dove insieme, unitariamente, medici e farmacisti si sono fatti promotori del dialogo con la Regione.

Ernesto La Vecchia, segreteria regionale FISMU Molise, e dirigente nazionale delegato per la Comunicazione del sindacato, spiega le ragioni di questa iniziativa, invitando a replicarla in tutto il Paese: “In un momento di grande preoccupazione, e con l’incognita di una nuova fase della pandemia coronavirus, e il possibile ritorno del Covid-19 in autunno, FISMU Molise e Federfarma Molise, grazie anche alla disponibilità e impegno del suo presidente Luigi Sauro, si sono riuniti per esaminare le possibili soluzioni di una emergenza sanitaria in un territorio, come quello molisano, costellato di piccoli e piccolissimi centri urbani, abitati prevalentemente da una popolazione con un’età media molto elevata”.

“FISMU Molise e Federfarma Molise, mettendo da parte gli interessi di categoria, hanno chiesto alla Regione, alla Direzione Generale per la Salute, un tavolo tecnico, aperto anche a tutte le altre sigle sindacali mediche, per valutare le possibili soluzioni alle problematiche che potrebbero presentarsi questo prossimo autunno – prosegue La Vecchia – Una stagione in cui, verosimilmente, si dovranno affrontare diverse questioni: una vaccinazione massiccia, e il nodo della dematerializzazione totale delle ricette, con l’eliminazione di tutti gli intoppi burocratici, ma anche la distribuzione dei presidi per diabetici e della protesica sul territorio, anche in regime di AD per il tramite delle farmacie, prendendo in debita considerazione l’esperienza già avuta da altre regioni per cui i farmaci della DD passerebbero in distribuzione per conto, rispettando sempre la volontà del paziente nella scelta della farmacia di riferimento”.

“Ebbene – conclude La Vecchia – crediamo che questo dialogo unitario tra professionisti e con le istituzioni, sia necessario in tutto il Paese. Chiediamo al ministro della Salute, Speranza, al Parlamento, e alle Regioni di dare priorità a questo processo di modernizzazione del SSN, gestendolo direttamente, anche per evitare le mille difformità (e spesso interessi privati nella assegnazione/organizzazione delle piattaforme e dei software) che emergono tra regioni e regioni. È urgente agire, lo impone questa cosiddetta ‘nuova normalità’, conseguenza della pandemia da Covid19. Basta ricette cartacee, stop alla burocrazia inutile, dematerializzare certificazioni e le prescrizioni di tutti i farmaci e non solo. Serve una sanità moderna, efficace, e che risponda alla nuove domande di salute, prioritario restituire gli ambulatori dei medici di medicina generale alla loro principale missione: la cura delle persone”.

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