Avellino, 12 maggio 2020 – In riferimento ad alcune notizie infondate apparse su degli organi di informazione, la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino ritiene opportuno e doveroso ribadire ancora una volta la assoluta correttezza delle procedure adottate nei confronti del personale sottoposto a controllo ai fini della prevenzione da Covid-19.
In particolare, lo scorso 20 aprile sono risultati 8 casi di positività in soggetti asintomatici. Ciò ha fatto scattare immediatamente la sospensione dal servizio di tutti gli interessati. Contemporaneamente, sono stati avviati i controlli, con la ripetizione (2 volte) dei tamponi, l’esecuzione dei test sierologici sugli stessi soggetti e l’invio dei tamponi già esaminati dal laboratorio di Virologia della Città Ospedaliera al laboratorio di riferimento regionale dell’ospedale Cotugno di Napoli, con la finalità di eseguire controlli di qualità.
L’esito dei vari esami dava una doppia negatività per ciascun soggetto ai nuovi tamponi, negatività della sierologia, mentre i risultati del controllo di qualità evidenziavano 7 negatività e 1 positività per gene N. Pertanto, sulla base delle negatività dei test effettuati presso il laboratorio dell’Azienda Moscati, tutti i soggetti venivano riammessi in servizio a partire dal 28 aprile scorso.
Tra le imprecisioni riportate, appare piuttosto grave e lesiva dell’immagine dell’Azienda quanto riferito in alcuni articoli giornalistici a proposito della mancata sospensione lavorativa dei soggetti interessati. In realtà, immediatamente tutti gli 8 dipendenti sono stati sospesi dal servizio e riammessi solo dopo l’esito negativo di 2 tamponi e del test sierologico.
Nel dichiarare la piena fiducia in un eventuale intervento della Magistratura, l’auspicio è che si possa finalmente chiarire in maniera definitiva la vicenda, al di là di alcune interpretazioni giornalistiche, soprattutto per non scalfire nei cittadini la consolidata fiducia nella qualità delle prestazioni sanitarie garantite dall’Azienda Moscati, che, anche nella gestione della grave emergenza Covid-19 in Irpinia, si è distinta per la capacità di contenere il rischio infettivo correlato all’assistenza.