Roma, 4 maggio 2020 – Giovedì 30 aprile il Tavolo tecnico sull’odontoiatria coordinato dal Professore Enrico Gherlone ha consegnato al Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, le conclusioni dei lavori riguardo alle indicazioni operative per il ripristino dell’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia Covid-19 al Ministero della Salute.
“Concentrazione, competenza e sicurezza” sono le parole chiave nelle quali Carlo Ghirlanda, Presidente Nazionale ANDI – Associazione Nazionale Dentisti Italiani – ha sintetizzato i passi che caratterizzeranno il lavoro nei circa 45.000 studi odontoiatrici che da oggi, lunedì 4 maggio, dovranno confrontarsi con il graduale processo di normalizzazione.
Le indicazioni alle quali i professionisti potranno fare riferimento garantiranno le consuete sicurezze per la salute della bocca del paziente, che potrà finalmente riavviare le terapie odontoiatriche sospese per il periodo durante il quale gli studi dentistici hanno fatto fronte esclusivamente alle urgenze indifferibili.
Per accedere allo studio del proprio dentista si useranno nuove modalità, alle quali sarà fondamentale attenersi per la sicurezza propria e comune. Sarà dunque necessario effettuare una chiamata telefonica preventiva al fine di prendere un appuntamento e rispondere all’iniziale “triage a distanza” che consentirà al dentista di valutare i corretti presupposti per la visita.
I pazienti accederanno, laddove possibile, singolarmente oppure con un solo accompagnatore, al quale comunque saranno estese le stesse preliminari modalità di ingresso riservate ai pazienti. Ai pazienti sarà richiesto di lavarsi le mani e applicare gel a base di prodotti alcoolici. All’interno dello studio il dentista e il suo team utilizzeranno gli idonei dispositivi di protezione, procedendo con tutte le manovre necessarie a proteggere pazienti e operatori.
Le sale d’attesa degli studi dentistici perdono la configurazione abituale: i pazienti dovranno indossare mascherine chirurgiche, le poltrone di attesa saranno distanti fra loro per almeno un metro. Non si troveranno giornali e riviste né i giocattoli per intrattenere i più piccoli.
Le sale operative saranno predisposte secondo apposite procedure e tutti gli strumenti saranno protetti con tutti gli usuali dispostivi di protezione monouso; fra i vari appuntamenti si procederà con la sanificazione delle superfici, l’aerazione del locale, la sostituzione delle pellicole di protezione monouso e la sterilizzazione degli strumenti utilizzati. Si tratta comunque di pratiche che i dentisti italiani conoscono bene, perché applicate anche da prima dell’epoca Covid-19.
Andare dal dentista oggi, in fase 2, è quindi certamente sicuro: è necessario comunque ribadire che da parte dei pazienti siano osservate scrupolosamente le indicazioni che verranno loro fornite.
Ricordiamo che l’Odontoiatria italiana è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale: è importante ribadirlo a maggior ragione oggi, in questa fase transitoria verso una futura normalizzazione.