Il Pancreas problematico, esperti a confronto

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Oggi e domani il Congresso al Policlinico Gemelli, primo centro di chirurgia pancreatica del Centro Sud e tra i primi 5 a livello nazionale. Quasi al termine i lavori per la creazione del Centro pancreas Gemelli

Dott. Ing. Enrico Zampedri, Direttore generale del Policlinico “A. Gemelli”

Dott. Ing. Enrico Zampedri – Direttore generale del Policlinico “A. Gemelli”

Roma, 12 giugno 2015 – I migliori specialisti italiani nel campo delle patologie pancreatiche sono riuniti oggi e domani al Policlinico Gemelli per affrontare le problematiche cliniche del cancro del pancreas nel corso del congresso “Il Pancreas problematico, confronto aperto oltre le linee guida” (Aula Brasca).

“Abbiamo radunato gli esponenti dei Centri italiani a più alto volume di chirurgia pancreatica per confrontarci sulle problematiche più impegnative sia per il paziente che per il chirurgo, con l’intento di trovare delle soluzioni condivise per il trattamento di quei casi più complicati e difficili da trattare – ha introdotto il prof. Giovambattista Doglietto, presidente del Congresso e direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche e dell’UOC di Chirurgia digestiva del Policlinico Gemelli”.

Sfida terapeutica ancora da vincere, il cancro del pancreas colpisce ogni anno in Italia oltre 10.000 persone, non facendo differenze in termini percentuali tra donne e uomini. È un tumore insidioso e subdolo perché non dà segni di sé se non in una fase avanzata, sviluppandosi in maniera spesso asintomatica, quando le armi a disposizione per la cura dei malati sono ridotte.

“Il Policlinico Gemelli – ha detto il Direttore Generale Enrico Zampedri – è uno dei centri più accreditati in Italia con una delle più ampie casistiche (la prima del Centro Sud). Solo in questi centri di alta specialità – ha continuato – possibile garantire ai malati quell’approccio multidisciplinare nei trattamenti, particolarmente importante quando si tratta di contrastare il tumore del pancreas. In un policlinico universitario come è il Gemelli il lavoro non termina in sala operatoria o nei reparti di degenza, ma continua anche nei laboratori di ricerca in uno scambio continuo e operoso tra la ricerca e la clinica perché si conoscano sempre di più i meccanismi biologici di queste malattie e s’indirizzino al meglio le terapie”.
“Nonostante i risultati ottenuti in questo settore – ha concluso Zampedri – non ci fermiamo qui perché ci sono nuovi traguardi da raggiungere”.

“Nel 2014 al Gemelli – ha spiegato Sergio Alfieri, responsabile scientifico del convegno e dell’UOS di Laparoscopia in Chirurgia Digestiva e del Pancreas del Gemelli – sono stati operati 110 pazienti con un tumore del pancreas. L’approccio multidisciplinare, che ha visto coinvolti in un unico team pancreas figure professionali come l’oncologo medico e radioterapista, il gastroenterologo, l’endoscopista, l’endocrinologo, l’anatomopatologo, il radiologo oltre che al chirurgo, ha permesso di trattare ogni singolo paziente con una strategia diagnostica terapeutica personalizzata”.

“È per questo – ha continuato il prof. Alfieri – che sono quasi a termine i lavori per la creazione del Centro pancreas Gemelli che centralizzerà e armonizzerà tutte le attività che interagiscono oggi nell’ospedale per il trattamento multidisciplinare di tutte le patologie chirurgiche e mediche del pancreas”.

Nella giornata di domani sarà dato ampio spazio alla chirurgia robotica pancreatica che rappresenta, in casi selezionati, un’alternativa valida all’intervento chirurgico tradizionale in quanto in grado di garantire quella precisione del gesto chirurgico, soprattutto per le localizzazioni corpo-caudali delle neoplasie, in alcuni casi dove la tecnica mininvasiva è di ausilio per la soluzione di alcuni casi più complicati.

fonte: ufficio stampa

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