Roma, 28 febbraio 2020 – “Apprendiamo il verificarsi di diversi casi, soprattutto nel Nord del Paese, di medici ospedalieri e di famiglia sottoposti al rischio di contagio da coronavirus. Siamo preoccupati perché avevamo segnalato al Ministro Speranza e a tutte le istituzioni ( Regioni e Comuni) la necessità di adottare misure stringenti a tutela di tutti medici”, così una dichiarazione Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.
“Le regioni non possono su questo tergiversare. Occorre un intervento univoco da parte dello Stato che metta fine all’incertezza, anche perché contagiare o mettere in quarantena medici di medicina generale significa privare dell’assistenza a migliaia di pazienti”.
“Chiediamo l’adozione di un protocollo nazionale per la messa in sicurezza dei medici e l’uso del triage telefonico per i pazienti a rischio coronavirus come sistema alternativo all’accesso agli studi di medicina generale e con l’uso pianificato del numero verde 1500”.
“Anche per le eventuali visite a domicilio per i pazienti non gravi e posti in quarantena a casa occorrono protocolli che mettono al sicuro i medici di medicina generale. In Veneto e in Lombardia vi sono decine di MMG in isolamento domiciliare e questo pone il problema dei sostituiti medici che vanno tutelati allo stesso modo”.
“Davanti a questa situazione è evidente che nella catena di trasmissione del virus il medico ospedaliero e quello di famiglia risultano essere soggetti molto esposti. Per questo non possiamo permetterci che tutto questo accada.Lo Stato e le Regioni intervengano per tutelare la professione medica e la salute dei cittadini” conclude Onotri dello SMI.