Roma, 15 febbraio 2020 – Medici Senza Frontiere (MSF) ha inviato 3,5 tonnellate di materiale sanitario di protezione all’ospedale Jinyintan a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei in Cina, una delle strutture in prima linea nella cura dei pazienti affetti da coronavirus (COVID-19). Il materiale è stato spedito dal polo logistico di MSF a Bruxelles attraverso l’associazione Hubei Charity Federation.
“Ad oggi si contano più di 64.000 casi di coronavirus, il 99% dei quali in Cina – dice Gert Verdonck, coordinatore per l’emergenza coronavirus per MSF – I materiali protettivi sono fondamentali e vogliamo supportare gli operatori sanitari in prima linea contribuendo a fornire le protezioni necessarie per rispondere in sicurezza a un’epidemia di così vasta portata”.
A Hong Kong un’equipe di MSF ha avviato a fine gennaio un progetto di educazione alla salute rivolto alle persone più vulnerabili. Il coinvolgimento delle comunità è un elemento chiave nella risposta a qualsiasi epidemia e questo intervento a Hong Kong si focalizza su persone che hanno scarso accesso alle informazioni mediche più importanti, come chi vive in condizioni socio-economiche svantaggiate, o che possono più facilmente sviluppare patologie gravi se contagiati, come gli anziani.
“Le nostre équipe hanno già condotto sessioni di promozione alla salute con i gruppi più vulnerabili e persone in condizioni svantaggiate – spiega Karin Huster, capo progetto MSF a Hong Kong – Forniamo loro informazioni mediche corrette e aggiornate, ma forse la cosa più importante è che siamo qui per ascoltare e rispondere alle tante domande che questa nuova malattia suscita. A volte la paura può diffondersi più in fretta di un virus e anche aiutare le persone a gestire ansia e stress è un obiettivo fondamentale”.
Oltre a questo, MSF sta inviando una tonnellata di kit per la protezione del personale addetto al servizio di ambulanza St. John di Hong Kong per aiutarlo a portare avanti il proprio lavoro fino a quando le loro scorte non potranno essere rifornite di nuovo. Il loro staff trasporta pazienti ad alto rischio ed è importante garantire che abbiano le protezioni adeguate per lavorare in sicurezza.
Negli altri paesi in cui MSF lavora, le nostre équipe si stanno preparando a un’eventuale diffusione dell’epidemia di COVID-19. In diversi paesi, soprattutto nel sud e sud-est asiatico, MSF è in contatto con le autorità sanitarie e ha offerto il proprio supporto in caso diventasse necessario.
Questo include la formazione degli operatori sanitari sulle misure di prevenzione e controllo dell’infezione e attività di educazione alla salute per le persone più vulnerabili e a rischio, simili alle attività svolte da MSF nel 2003 durante l’epidemia di SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) provocata da una tipologia correlata di coronavirus.