Roma, 4 febbraio 2020 – Attraverso stili di vita sani e controlli periodici con uno specialista è possibile prevenire i tumori al tratto genito-urinario. In totale sono oltre 32mila i casi ogni anno nel nostro Paese che potrebbero essere evitati grazie alla prevenzione primaria e secondaria. Tuttavia otto italiani su dieci non sono mai andati dall’urologo per un visita specializzata e oltre il 20% della popolazione fuma regolarmente. Quest’ultima è una delle maggiori cause dei tumori urologici, e in particolare delle neoplasie vescicali.
È quanto ricorda oggi la Società Italiana di Uro-Oncologia (SIUrO) in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra oggi con la campagna “I Am and I Will”. L’evento è promosso dall’UICC, organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate in oltre 100 Paesi e vuole sensibilizzare popolazione, media, Istituzioni, personale medico-sanitario e i pazienti sui temi della prevenzione e della ricerca medico-scientifica.
“Anche quest’anno come SIUrO abbiamo deciso di aderire e promuovere il World Cancer Day – sottolinea il dott. Alberto Lapini, Presidente Nazionale della SIUrO – È dovere di una moderna Società Scientifica favorire la prevenzione di malattie molto diffuse e frequenti. Un cancro su cinque interessa l’apparto genito-urinario e solo quello alla prostata, lo scorso anno, ha fatto registrare 37mila nuovi casi. Grazie alle cure disponibili per tutte queste neoplasie, la sopravvivenza a 5 e a 10 anni dalla diagnosi risulta molto alta: anche oltre il 90% quando riusciamo a individuarle precocemente. Esistono poi dei conclamati fattori di rischio come dieta, fumo e sedentarietà sui quali è possibile intervenire”.
“Non si deve mai abbassare la guardia contro i tumori – prosegue il dott. Giario Conti, Segretario e Tesoriere Nazionale della SIUrO – Quelli genitourinari non devono essere considerati neoplasie solo della terza età in quanto colpiscono spesso anche adolescenti e giovani adulti. Il tumore al testicolo, per esempio, nel 2019 ha interessato oltre 2.200 persone e, per la prevenzione, è molto consigliata l’autopalpazione del testicolo a partire dalla pubertà. Però solo la metà degli italiani sa che attraverso questo esame è possibile evitare gravi problemi di salute. È evidente come sia necessario promuovere maggiormente l’informazione su queste malattie”.