Roma, 31 gennaio 2020 – “Lo Stato d’emergenza è un atto doveroso considerando le informazioni di cui disponiamo in questo momento e il rischio che si impennino gli accessi ai Pronto soccorso determinando una situazione caotica e il cortocircuito del sistema.
C’è da chiedersi come sia possibile che all’origine di un’epidemia di questo tipo il governo cinese non si sia preoccupato di informare tempestivamente e opportunamente su ciò che stava avvenendo. Se da una parte bisogna evitare allarmismi inutili, dall’altra è necessario concentrarsi sullo stato dell’arte che vede acclarati ormai due casi in Italia con il rischio potenziale che altre persone siano state contagiate.
Al momento sui territori si stanno organizzando le task force per monitorare la situazione coordinandosi con l’unità di crisi costituita presso il Ministero della Salute. Come rappresentanti dei professionisti sanitari, la categoria maggiormente esposta in quanto in prima linea nel fronteggiare l’emergenza, chiediamo conferma della presenza degli infermieri all’interno delle unità operative regionali”. Così il presidente Nursing Up Antonio De Palma commenta lo Stato d’emergenza nazionale che il CdM ha deliberato questa mattina per rischio sanitario.
“Ricordo alle istituzioni – prosegue – che siamo noi i professionisti che, insieme ai medici, abbiamo le maggiori responsabilità verso i cittadini. E siamo noi infermieri ad avere una specifica competenza in materia e possiamo favorire il fondamentale scambio di informazioni sulla sintomatologia del Coronavirus per lo studio comparativo del suo decorso, favorendo anche la doverosa e non distorta informazione alla cittadinanza per contenere la bolla mediatica e le fake news”.
“Come sindacato siamo in costante contatto con i nostri responsabili territoriali – rende noto De Palma – per essere aggiornati ora per ora dell’evoluzione delle criticità in corso negli ospedali, già sottoposti allo stress test stagionale del picco influenzale”.
“Sottolineo che al momento ci giungono informazioni che le strutture sanitarie sono ben preparate ad accogliere eventuali casi sospetti con protocolli ad hoc – conclude – che scatterebbero immediatamente e che prevedono l’uso di kit sterili per il personale sanitario coinvolto, percorsi dedicati e misure di isolamento rigorose”.
A evitare reazioni di panico e comportamenti irrazionali, gli infermieri Nursing Up informano che l’uso di mascherine, seppure consigliabile, non è determinante e che, per fugare qualsiasi dubbio sul proprio stato di salute, bisogna consultare il proprio medico di famiglia o la guardia medica, invece di recarsi in ospedale inutilmente.
È anche stato attivato dal Ministero della Salute il numero verde 1500, appositamente istituito e disponibile in diverse lingue.