Arezzo, 24 gennaio 2020 – Aziende sanitarie, Ministeri, Ordini professionali di medici e infermieri, Enti Locali: il Ministero della Salute ha inviato a tutti una nota che definisce il rischio medio e dà direttive per l’identificazione di un caso sospetto di infezione da coronavirus.
La Asl Toscana sud est ha già inoltrato la puntuale comunicazione a tutti gli ospedali (dove particolare importanza ricoprono, in questi casi, i reparti di Malattie Infettive, i Laboratori e i Pronto Soccorso), agli ambulatori per viaggiatori, a tutti i medici di famiglia e pediatri affinché siano pronti, in ogni caso, a riconoscere la sintomatologia della polmonite da coronavirus su persone che provengono dalla Cina e che presentino difficoltà respiratorie, tosse secca, febbre. Tutte le strutture sono anche pronte alla sorveglianza su eventuali ‘contatti’ segnalati dal Ministero.
“Non vi è alcun elemento, per adesso, che possa far presagire una pandemia – afferma il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Sud Est Maurizio Spagnesi – Ma l’esperienza fatta con la Sars ci ha dimostrato che tenendo alti i livelli di attenzione, i virus si possono ben contenere. Fondamentali sono sempre le norme di prevenzione igienico sanitaria (come coprirsi la bocca quando si tossisce e lavarsi spesso le mani), che sono doppiamente utili in questa fase di picco influenzale e che rimangono la forma più semplice e migliore di tutela per la salute individuale e pubblica”.