Roma, 12 dicembre 2019 – Sarà dedicata alla “DNA Revolution” la seconda puntata di “Petrolio”, il programma condotto da Duilio Giammaria in onda venerdì 13 dicembre alle 21.20 su Rai 2.
CRISPR è la parola che definisce la capacità di manipolazione del DNA. Le sorprendenti possibilità di ingegneria sul DNA aprono oggi la porta modifiche sull’intera biosfera: dalle piante che resistono alla siccità, alla clonazione di animali, sino alle terapie offerte da una medicina di super precisione sempre più personalizzata sul codice genetico di ogni singolo paziente.
La capacità di riscrivere il DNA offre terapie certe sul fronte di molte malattie ma la stessa tecnica di editing quando si realizza su cellule sessuali apre al rischio di modifiche incontenibili sull’intero genere umano, modifiche dagli esiti imprevedibili.
L’immenso interrogativo etico che si pone alla comunità scientifica e a tutti noi: la scienza deve rispondere al grido di aiuto di malati incurabili che lo chiedono?
Nello studio di PETROLIO Duilio Giammaria espone le storie emblematiche dei pazienti che hanno sperimentato su loro stessi queste terapie innovative, tra cui quella di Silvia la bellissima vicenda di una bambina, affetta da una forma molto aggressiva di leucemia, che non aveva più speranze di cura con le terapie convenzionali e che è stata completamente curata dai medici del Bambino Gesù di Roma.
Il confronto sin negli aspetti più controversi, con i maggiori esperti tra i quali: Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, la giornalista scientifica Anna Meldolesi, Cristina Cattaneo, anatomopatologa Responsabile del Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, Elena Dogliotti, nutrizionista e biologa della Fondazione Umberto Veronesi.
E last but not least il Premio Nobel per la Medicina 2018 James Allison, che con la sua rivoluzionaria scoperta di sfruttare il sistema immunitario come arma contro i tumori, ha modificato per sempre la lotta contro il cancro, fornendo gli avanzatissimi farmaci immunoterapici già oggi disponibili nel sistema ospedaliero italiano.