Roma, 1 dicembre 2019 – Prima giornata nazionale di confronto tra esperti e ricercatori italiani impegnati nei 21 Technology Collaboration Programme (TCP), i programmi di ricerca dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) per favorire la decarbonizzazione del sistema energetico.
L’evento è stato organizzato da ENEA e Ricerca Sistema Energetico – RSE con l’obiettivo di arrivare a un coordinamento con analoghi programmi a livello europeo, nazionale e regionale e condividere le attività di ricerca e sviluppo sulle tecnologie per la transizione energetica più promettenti.
“ENEA continua a investire nella ricerca collaborativa IEA e ne sono prova gli oltre 20 nostri esperti impegnati nei programmi TCP e la nostra recente adesione a un ulteriore TCP che copre temi prioritari come la conversione e l’uso efficiente dell’energia nei processi delle industrie energivore, la decarbonizzazione spinta e la digitalizzazione per l’efficienza energetica”, spiega Gian Piero Celata, direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA.
“Da un censimento che abbiamo condotto sulla partecipazione a questo tipo di iniziative, è emerso un coinvolgimento ancora debole dell’industria e dei decisori politici. Riteniamo pertanto che sia necessario un approccio più strutturato con ENEA impegnata in un ruolo strategico nei tavoli sulla decarbonizzazione e sulle politiche per la ricerca e l’energia con i ministeri competenti. Inoltre, con il cluster Energia promuoviamo il dialogo tra il mondo della ricerca e i maggiori stakeholder dell’industria e del territorio, per un’azione di leva sull’uso delle tecnologie a TRL* elevato e sul sostegno a quelle meno pronte”, aggiunge Celata.
ENEA rappresenta l’Italia nei comitati esecutivi di 15 dei 21 programmi TCP, tra cui quelli dedicati a efficienza energetica, rinnovabili e usi finali dell’energia.
“Nel campo degli usi finali dell’energia in un’ottica di transizione energetica, diventa rilevante per la ricerca intervenire nell’ambito della climatizzazione estiva e della capacità degli edifici di ‘adattarsi’ alle esigenze dell’occupante e della rete”, afferma Ezilda Costanzo dell’ENEA, delegata italiana nel gruppo di lavoro EUWP della IEA dedicato alle tecnologie sugli usi finali dell’energia.
Un altro campo in cui risulta rilevante il contributo ENEA è quello dell’elaborazione degli scenari di base e di policy del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, la cui versione definitiva sarà inviata dall’Italia alla Commissione europea entro fine anno.
“Per rispondere alle esigenze di decarbonizzazione del sistema energetico nazionale, è fondamentale continuare a investire nelle rinnovabili, un settore in cui ENEA è fortemente impegnata da tempo. In base agli scenari al 2030 e al 2050 delineati del PNIEC, inoltre, sarà decisivo investire sull’integrazione e la flessibilità delle reti energetiche e dei sistemi di accumulo, con l’idrogeno che potrebbe giocare un ruolo chiave. L’ENEA è pronta ad accettare la sfida”, conclude Celata.
*Technology Readiness Level ovvero Livello di Maturità Tecnologica