Rimini, 25 novembre 2019 – Il nipote può e deve diventare un educatore di salute del nonno e …viceversa. In particolare i giovani possono spiegare ai parenti più anziani l’importanza di assumere regolarmente i farmaci. Dall’alto della loro esperienza invece i nonni devono far comprendere quanto sia fondamentale crescere seguendo stili di vita sani, primo fra tutti l’attività fisica.
Su questo principio innovativo di reciprocità saranno realizzate delle Linee di Indirizzo per favorire l’educazione degli italiani di diverse generazioni. È quanto è concordato tra la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e Senior Italia FederAnziani in un Work Shop che si è svolto in occasione del settimo congresso di Senior Italia FederAnziani.
L’evento si è concluso ieri a Rimini e rappresenta il più grande appuntamento nazionale dedicato ai cittadini over 65 residenti nel nostro Paese. La FIMP è l’unica organizzazione della pediatria italiana che partecipa a questa iniziativa che rientra nelle attività del Comitato Italiano per l’Aderenza alla Terapia (CIAT) che riunisce oltre 20 società scientifiche, federazioni di medici, sindacati, associazioni di pazienti e rappresentanti delle istituzioni.
“L’aderenza terapeutica è un aspetto della salute dell’intera collettività a cui teniamo particolarmente – afferma il dott. Antonio D’Avino, Vice Presidente FIMP – Come pediatri di famiglia vediamo e curiamo ogni giorno migliaia di bambini e adolescenti. Abbiamo quindi un osservatorio privilegiato dal quale poter analizzare alcuni comportamenti e tendenze. Siamo profondamente convinti che nel nostro Paese tra nonni e nipoti ci sia un legame davvero unico e sempre più forte. Vogliamo sfruttarlo creando un percorso educativo che fornisca ai giovani la consapevolezza di quanto possano essere importanti per la salute dell’intera famiglia”.
Tra gli aspetti che verranno meglio approfonditi nelle Linee di indirizzo future c’è anche l’uso degli strumenti digitali. “Come è noto sono spesso i nipoti a insegnare ai nonni l’utilizzo delle nuove tecnologie – prosegue D’Avino – I dispositivi elettronici sono infatti una risorsa utile per favorire l’aderenza alle cure da parte dei più anziani. App, timer, suonerie sono strumenti che vanno utilizzati per ricordare l’ora e le dosi esatte dei vari farmaci. Si tratta quindi di un’ulteriore convergenza che dobbiamo saper sfruttare in modo adeguato”.