Invecchiamento: App e robot migliorano la qualità di vita, ma quali i rischi etici e sociali? Meeting a Torino

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Torino, 30 settembre 2019 – È una delle problematiche più urgenti del XXI secolo, uno dei temi strategici su cui l’Unione europea investe e investirà nei prossimi decenni ingenti risorse. È l’invecchiamento, che si traduce in fragilità fisica, cognitiva, psicologica e sociale. La diagnosi precoce permette di ridurne gli effetti negativi, con notevoli risparmi sui costi sanitari: l’UE stima che i servizi di teleassistenza possano ridurre di 12,5 milioni i giorni di ricovero ospedaliero e di oltre 40 milioni quelli di lungo-degenza.

Nasce con queste premesse il progetto My-AHA – My Active and Healthy Ageing (il mio invecchiamento in attività e buona salute) che – grazie al finanziamento UE Horizon 2020 – sperimenta una piattaforma ICT in grado di rilevare precocemente il rischio di fragilità, tramite App e sensori – da indossare e non – e dati disponibili nell’ambiente di vita quotidiana (misure vitali, andatura e postura, qualità del sonno, umore, ecc.).

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Quando viene rilevato il rischio, my-AHA fornisce interventi mirati, anche questi basati sulle ICT, che motivino gli utenti a partecipare all’esercizio fisico e cognitivo, con giochi stimolanti e uso delle reti social, e programmi nutrizionali ad hoc: il fine è cambiare il comportamento a lungo termine, migliorando la qualità della vita nell’invecchiamento.

Un obiettivo irrinunciabile, se si guarda – sempre per l’UE – all’aumento dell’aspettativa di vita e alle stime per il 2060, quando 1 europeo ogni 3 avrà più di 65 anni e per 2 persone attive ci sarà una persona anziana (ora la proporzione è 4:1). Con l’aumento vertiginoso dei costi di assistenza sarà sempre più difficile garantire una buona qualità di vita e le cure per tutti: da qui la necessità di reinventare i nostri sistemi di cura. La teleassistenza, i dispositivi medici collegati a sensori e non ultimi i robot sono i protagonisti di questa lenta rivoluzione. Ma con quali rischi etici e sociali?

Ne parla Alessandro Vercelli (docente di Anatomia del Dip. di Neuroscienze UNITO – direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano) ospite della mostra Uomo Virtuale. Corpo, Mente, Cyborg (aperta fino al 13 ottobre al Mastio della Cittadella di Torino).
Appuntamento con la conferenza “App e Robot per combattere l’invecchiamento” giovedì 3 ottobre alle 18.00, al Mastio della Cittadella di Torino (via Cernaia angolo c.so Galileo Ferraris). Ingresso gratuito alla mostra dalle 17.30.

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