Roma, 9 luglio 2019 – Il prof. Oriano Mecarelli, Presidente Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), Dipartimento Neuroscienze Umane Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, interviene in merito alla scomparsa del giovane attore americano Cameron Boyce che sarebbe avvenuta a causa di una crisi epilettica durante il sonno.
“Al di là del fatto che è impossibile conoscere i dettagli dell’accaduto e quindi dimostrare la veridicità di quanto diffuso dai media finora, per non creare eccessivi allarmismi è bene chiarire quale sia il rischio di mortalità nelle persone con epilessia. In effetti le persone con epilessia sono esposte a maggior rischio di mortalità rispetto a quelle senza epilessia.
Le morti correlate e/o associate all’epilessia possono essere innanzitutto causate dalla malattia di base (malattie metaboliche geneticamente determinate, tumori cerebrali, etc.) o dalle crisi (annegamento, soffocamento da cibo inalato, traumi cranici conseguenti a caduta, stati epilettici non controllati, etc.).
È segnalato inoltre anche un rischio aumentato di suicidio, spesso conseguenza della comorbidità psichica e del disagio sociale. Ma una particolare menzione merita la SUDEP (Sudden Unexplained Death in Epilepsy), cioè la morte improvvisa e inaspettata in persone con epilessia. Si tratta di un evento raro, più frequente negli adulti (1 caso ogni 4.500 bambini/anno contro 1 caso ogni 1.000 adulti/anno) che globalmente interessa circa 50.000 casi/anno a livello mondiale.
Sono maggiormente a rischio di SUDEP le persone che soffrono di forme di epilessia particolarmente farmacoresistenti, con crisi molto frequenti e di tipo tonico-clonico generalizzate, ma essa può manifestarsi anche in giovani-adulti con un epilessia abbastanza ben controllata. Tale evento si verifica più frequentemente nel sonno, verosimilmente in seguito ad alterazioni cardio-respiratorie secondarie alla crisi stessa.
Proprio perché non è ben conosciuto il meccanismo che porta alla SUDEP, varie ricerche in tutto il mondo sono in corso per accertarne le cause e quindi poterlo prevenire. Come norme di buonsenso si suggerisce durante la permanenza a letto il decubito su un lato e l’utilizzo di cuscini anti-soffocamento.
In futuro si spera che la ricerca tecnologica permetta di commercializzare degli idonei devices che allertino prontamente i familiari dell’esordio imminente di una crisi epilettica, in modo da poter garantire un immediato intervento di soccorso”.