Torino, 2 luglio 2019 – Arrivare a ridurre i rischi di mortalità all’1% delle malattie vascolari, ridurre le liste di attesa con l’appropriatezza degli esami e ridurre la spesa sanitaria. Tutto questo può diventare realtà grazie all’iniziativa dei chirurghi vascolari dell’ospedale Mauriziano di Torino e all’integrazione con i Medici di Medicina generale per formare una Rete salvavita.
Le malattie vascolari rappresentano la causa più frequente di mortalità ed invalidità nella popolazione adulta. Possono interessare le arterie (con formazione di placche aterosclerotiche al’interno dei vasi con conseguente restringimento/occlusioni o dalla dilatazione della parete arteriosa con formazione di aneurismi) o le vene (insufficienza valvolare come per le varici).
La corretta e tempestiva diagnosi permette spesso di evitare le gravi complicanze connesse, quali perdita d’arto (amputazione), ictus cerebrale e morte (in caso ad esempio di rottura di aneurisma dell’aorta).
Bisogna infatti considerare alcuni fattori che incidono in modo significativo sulla salute della popolazione, sulle liste di attesa per esami diagnostici con ultrasuoni e sulla spesa sanitaria.
La mancata diagnosi di un aneurisma dell’aorta addominale può comportare la rottura improvvisa di questa arteria con morte del paziente prima dell’arrivo in ospedale nel 70% dei casi e solo il 50% dei pazienti che giungono in ospedale e vengono operati sopravvive. Invece il trattamento in elezione di tale patologia ha un rischio di morte attorno all’1%.
Anche la misconoscenza di un restringimento dell’arteria carotide può comportare un alto rischio di ictus con esiti invalidanti a vita a fronte di un rischio operatorio che in Piemonte è al di sotto dell’1%.
La presenza di ostruzione delle arterie degli arti inferiori può, soprattutto nei pazienti diabetici, se non trattata tempestivamente portare all’amputazione dell’arto. Negli ultimi due casi la spesa sanitaria per la gestione a vita di pazienti con emiparesi o amputazione d’arto assume un’importanza estremamente significativa.
D’altra parte una migliore conoscenza della patologia vascolare, dei sintomi e la corretta valutazione dei pazienti a rischio consentirebbe una più corretta prescrizione di esami diagnostici, in particolare dell’ecocolordoppler, evitando un affollamento delle liste di attesa. Possiamo ben valutare che almeno il 30% degli esami ecocolordoppler prescritti potrebbe essere evitato con una corretta valutazione clinica.
L’integrazione tra i chirurghi vascolari (specialisti deputati alla gestione delle malattie vascolari) ed i Medici di Medicina Generale risulta di fondamentale importanza per indirizzare il paziente verso un corretto approccio diagnostico ed una conseguente più appropriata gestione terapeutica. Il tutto con evidenti ricadute anche per la spesa sanitaria in termini di appropriatezza prescrittiva di esami diagnostici.
Partendo da queste considerazioni la Chirurgia Vascolare dell’ospedale Mauriziano di Torino ha organizzato un corso di aggiornamento gratuito in patologia vascolare destinato ai Medici di Medicina Generale. Il corso si articolerà in quattro incontri formativi monotematici (arteriopatia cronica degli arti inferiori, malattia ostruttiva della carotide, patologia aneurismatica aortica, patologia venosa arti inferiori) con inizio martedì 2 luglio e successivi incontri in data 16 luglio, 24 settembre, 8 ottobre.
Durante i singoli incontri si inquadrerà la patologia oggetto dell’incontro, con l’analisi della sintomatologia correlata, la corretta prescrizione degli esami diagnostici, l’adeguata terapia medica e chirurgica o endovascolare alla luce delle Linee guida nazionali ed internazionali. Dopo i quattro incontri frontali seguirà a fine corso un meeting finale in cui i discenti assisteranno a casi chirurgici in live-surgery relativi alle patologie trattate.
La direzione scientifica del corso è del dottor Franco Nessi (ex Direttore Chirurgia Vascolare Mauriziano di Torino) e del dottor Andrea Gaggiano (Direttore Chirurgia Vascolare Mauriziano di Torino). I docenti sono il dottor Michelangelo Ferri, il dottor Salvatore Piazza ed il dottor Simone Quaglino (tutti medici della Chirurgia Vascolare Mauriziano di Torino).