Sostegno alle mamme prima e dopo il parto. Inaugurato il progetto ‘Fiocchi in Ospedale’ al Salesi di Ancona

loghi-progetto-fiocchi-in-ospedale-salesi-ancona

Uno spazio, il 12° attivato in Italia dall’Organizzazione, realizzato in partenariato con l’Associazione Patronesse del Salesi e in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ancona, Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e Fondazione Ospedale Salesi Onlus

coppia-gravidanza

Roma, 28 giugno 2019 – È stato inaugurato oggi all’interno del reparto materno-infantile dell’Ospedale Salesi di Ancona il nuovo sportello del progetto “Fiocchi in Ospedale” di Save the Children per accompagnare e sostenere i futuri e i neo genitori nel delicato momento della nascita di un figlio.

Ascolto e orientamento, consulenze psicologiche e sociali, sostegno materiale, mediazione linguistica e culturale, gruppi di confronto e di mutuo aiuto tra i genitori: numerosi i servizi di cui mamme e papà potranno usufruire gratuitamente grazie al progetto.

Uno sportello, il 12° del progetto “Fiocchi in Ospedale” di Save the Children in Italia, realizzato in partenariato con l’Associazione Patronesse del Salesi e in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ancona, Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e Fondazione Ospedale Salesi Onlus, che oggi hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per assicurare la sostenibilità nel tempo del progetto e contribuire così al benessere dei bambini e delle bambine nei primissimi giorni di vita.

Obiettivo dell’iniziativa, in particolare, quello di garantire il sostegno di cui hanno bisogno ai futuri e ai neogenitori in condizione di fragilità socio-economica e prevenire e affrontare il disagio psicologico delle mamme prima e dopo il parto.

Nelle Marche quasi 57 mila famiglie (l’8,8% del totale) vivono con meno di 651 euro al mese – sottolinea infatti Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro – mentre a livello nazionale quasi 1 donna su 5 (il 16%) soffre di disagi di natura psicologica durante e dopo la gravidanza, che nei casi più gravi possono sfociare in quella che è nota come sindrome depressiva post partum, con rischi molto alti per la salute e per il benessere del bambino.

“Il disagio psicosociale che può accompagnare i genitori, e in particolare le mamme, durante la gravidanza e dopo il parto, specie se aggravato da altre condizioni di vulnerabilità, può essere molto pericoloso, oltre che per la persona che lo vive, anche e soprattutto per il benessere del bambino o della bambina. È dunque fondamentale coglierne tempestivamente i segnali e supportare i neogenitori in un percorso integrato (non solo clinico, ma anche sociale ed educativo), favorendo il dialogo dei servizi e il passaggio ospedale-territorio, riducendo l’isolamento del nucleo e rafforzandone la capacità di cura. Per questo siamo orgogliosi che il progetto Fiocchi in Ospedale ad Ancona nasca grazie al coinvolgimento diretto di attori istituzionali e realtà territoriali che, aderendo a un protocollo d’intesa comune, si sono impegnati in prima persona a mettere a disposizione competenze e risorse per migliorare la tutela dei diritti di bambini e bambine fin dalle prime ore di vita”, ha dichiarato Francesca Romana Marta, Responsabile nazionale del progetto Fiocchi in Ospedale di Save the Children.

L’Ospedale Salesi di Ancona, nel cui reparto materno-infantile sarà attivo lo sportello del progetto “Fiocchi in Ospedale” il martedì, il giovedì e il venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00, è considerato un polo d’eccellenza nel Centro Italia in ambito pediatrico e materno-infantile. Tuttavia, anche al Salesi come nel resto della Regione Marche e dell’Italia, il 2018 ha segnato una pesante riduzione delle nascite. Basti pensare che la Regione con una riduzione del 5% rispetto al 2017 è scesa, per la prima volta, sotto le 10 mila nascite.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...